La politica torna a invadere il mondo del tennis. La guerra scatenata dalla Russia in Ucraina ha portato a conseguenze davvero drastiche per gli atleti russi in tantissimi sport, e presto potrebbero esserci problemi anche nel tennis. Molte federazioni, infatti, stanno domandando a gran voce l’esclusione di tutti gli atleti russi dai tornei della stagione.
Una presa di posizione forte da parte del mondo della racchetta, come successo anche pochi mesi fa col caso Peng Shuai, situazione risoltasi in modo nebuloso e senza l’assoluta certezza della saluta dell’atleta cinese.
Chi si schiera contro questa presa di posizione unilaterale è il presidente della WTA (il circuito femminile) Steve Simon, con alcune dichiarazioni alla BBC ma riprese da OA Sport:
“Non si sa cosa riserva il futuro. Ma vi garantisco che mai abbiamo proibito ai tennisti di partecipare al nostro tour per via di idee politiche dei loro paesi Quindi ci vorrebbe qualcosa di importante per cambiare, ma ancora una volta non sappiamo dove si sta andando […] Gli atleti in quanto tali non dovrebbero essere penalizzati dalle decisioni di una leadership autoritaria che di certo fa cose terribili e riprovevoli. Ma se ciò accade, ossia che tutto questo è parte della strategia generale di far pagare alla Russia e ai cittadini russi le conseguenze per la decisione presa dal loro governo, allora non sarà qualcosa che sosteniamo. Speriamo che non si arrivi a questo perchè causerà un sacco di altri problemi. Non penso che si possa limitare solo agli atleti”.