Mettiamola così: Lautaro Martinez ha mirato ad Hakan Calhanoglu con una pistola, il turco ha replicato con un cannone. Dopo l’attacco subito dal suo capitano in seguito alla sconfitta dell’Inter contro il Fluminense, su Instagram è arrivata la risposta del centrocampista, che con un post in tre lingue spiana l’argentino, imponendogli una lezione sul ruolo di leader.
- Inter, la dura risposta di Calhanoglu a Lautaro
- Il post in tre lingue di Calhanoglu
- La prima accusa a Lautaro
- La lezione sulla leadership al capitano
- Il futuro e l’ultima stoccata a Lautaro
Inter, la dura risposta di Calhanoglu a Lautaro
Nello sfogo seguito alla sconfitta con il Fluminense e all’eliminazione dal Mondiale per club Lautaro Martinez non ha neanche fatto il nome di Hakan Calhanoglu, precisando di parlare “in generale” dopo aver pronunciato la frase “chi vuole, vada via dall’Inter”. A tutti – compreso il presidente Beppe Marotta – è parso chiaro che il messaggio fosse rivolto a Calha, che da giorni sta flirtando con il Galatasaray per un suo possibile passaggio in Turchia. Nella risposta alle accuse del capitano, il centrocampista turco è molto più diretto…
Il post in tre lingue di Calhanoglu
Con un post in tre lingue – italiano, turco e inglese – pubblicato poco fa sul suo profilo Instagram, Calhanoglu replica in maniera durissima alle parole di Lautaro Martinez con una serie di bordate sparate a raffica. Prima, però, Calha ripercorre le sue ultime settimane all’Inter, partendo dalla maledetta notte di Monaco di Baviera. Calhanoglu ricorda l’infortunio patito contro il Psg e rivendica la decisione di volare comunque ngli Stati Uniti con l’Inter. “Essere lì, anche senza poter scendere in campo, è stato importante per me – scrive il turco -. Volevo stare vicino al gruppo, dare il mio supporto”.
Poi Calha scrive del nuovo infortunio, uno strappo muscolare: l’unica ragione che gli ha impedito di giocare nel Mondiale per club. “Non c’è altro. Nessun retroscena. leri abbiamo perso. E fa male. L’ho vissuta con tristezza, non solo da calciatore, ma da persona che tiene davvero a questa squadra”.
La prima accusa a Lautaro
E qui si entra nella parte più vivace del messaggio. Calhanoglu svela di aver telefonato ai compagni dopo la sconfitta dell’Inter col Fluminense e di essere rimasto deluso dalle parole di Lautaro nel post partita. “Quello che mi ha colpito di più, però, sono state le parole arrivate dopo. Parole dure. Parole che dividono, non uniscono – l’accusa di Calha al capitano -. In tutta la mia carriera non ho mai cercato scuse. Mi sono sempre preso le mie responsabilità. Ho giocato anche con il dolore. E nei momenti difficili, ho sempre cercato di essere un punto di riferimento. Non a parole, ma con i fatti. Rispetto ogni opinione, anche quella di un compagno, anche quella del presidente. Ma il rispetto non può essere a senso unico”.
La lezione sulla leadership al capitano
Calhanoglu respinge ancora una volte le accuse di tradimento nei confronti dell’Inter e svela di aver detto no a diverse proposte arrivategli negli anni. “Pensavo che le mie scelte parlassero da sole”, scrive il turco, prima di sferrare il colpo più duro a Lautaro. Calhanoglu confronta il modo in cui svolge il ruolo di capitano della Turchia con quello adottato da Lautaro all’Inter: una vera e propria lezione sulla leadership. “Ho avuto l’onore di essere il capitano della mia nazionale – continua il turco -. E li ho imparato che il vero leader è quello che resta accanto ai suoi compagni, non quello che cerca un colpevole quando è più facile farlo”. Che bordata per Lautaro…
Il futuro e l’ultima stoccata a Lautaro
Nel finale, però, chi a questo punto si aspetti una dichiarazione di fedeltà all’Inter resterà deluso. Pur ribadendo il suo amore per l’Inter, Calhanoglu fa capire di avere le valigie in mano: “Amo questo sport. Amo questo club. E amo questi colori, per cui ogni giorno ho dato tutto. Il futuro? Lo vedremo”, scrive, prima di piazzare l’ultima stoccata contro Lautaro. “Ma la storia ricorderà sempre chi è rimasto in piedi. Non chi ha alzato di più la voce”. Sipario.