Sul campo è arrivata l’ennesima sconfitta, 33-3 sul campo del Connacht, che rafforza l’ultimo posto in classifica nella Celtic League. Ma le vere preoccupazioni per le Zebre e i loro tifosi arrivano da un futuro societario sempre più allarmante.
Quel che è peggio non è tanto un destino che sembra segnato, quanto la malinconica agonia, confermata da quanto successo durante la seconda convocazione dell’assemblea dei soci, andata in scena nella mattinata di sabato e conclusasi con un nulla di fatto come la prima. L’assenza del numero legale dei rappresentanti ha impedito anche di discutere una situazione che a questo punto passa da cosa deciderà la Federazione, chiamata a valutare se staccare la spina a una società gravata da un passivo di un milione di euro.
L’unica alternativa al passaggio della franchigia nelle mani della Fir sembra essere quella di sciogliere la società, che perderebbe così la licenza di partecipazione al Pro12, e affidarla alle cure di Giancarlo Dondi.
L’ex presidente della Federazione non è andato per il sottile, attaccando l’attuale dirigenza delle Zebre in un’intervista a ‘rugbymeet.com’: “C’è stata poca trasparenza nei comportamenti fin dall’atto costitutivo quando, arrivati davanti al notaio, qualcuno decise di cambiare le carte in tavola”. Secondo quanto trapela Dondi potrebbe avere alle spalle un gruppo di solidi investitori pronti a rilevare il club per arrivare quantomeno a fine stagione, unica strada per evitare il peggio.
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