Josip Ilicic non è e non è mai stato un personaggio qualunque. E lo si è capito negli scorsi mesi, quelli della sua assenza. Giorni che hanno tenuto in ansia l’Atalanta e l’intero mondo del calcio, già provati in maniera enorme dall’emergenza Covid.
Anche per questo Ilicic è stato insignito oggi del Premio Gasco, riconoscimento – in denaro, da destinare per un’iniziativa solidale – che va a un “vero baluardo di speranza nella triste primavera della terra bergamasca, colpita più di altre zone italiane dalla pandemia”.
“Il Covid l’ho sentito anche sulla mia pelle. Spero possiamo uscirne tutti insieme il prima possibile. Questo è un premio non solo mio ma di tutta la squadra e Bergamo: abbiamo passato momenti molto difficili”, le parole di Ilicic durante la premiazione, come riporta l’Ansa.
“Vi ringrazio di cuore per il premio, è molto significativo non solo per me ma per tutti quelli che stanno soffrendo, lo voglio dedicare a loro. Per me dedicare un premio come questo è molto importante. Non è giusto vivere così, in questa situazione, soprattutto per la gente che lavora ventiquattro ore su ventiquattro. Spero veramente di cuore che tutto questo passi e che si possa ricominciare a vivere”.
Il Premio Gasco è un riconoscimento consegnato in occasione del Premio Dardanello, dedicato alla memoria del giornalista scomparso nel 2001. Lo scorso anno è andato a Clara Mondonico, figlia dell’ex allenatore Emiliano.