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Accadde oggi: Il Napoli segnò 5 gol in casa della Juve

Grande mattatore Careca, autore di una tripletta 30 anni fa

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Accadde oggi: Il Napoli segnò 5 gol in casa della Juve Fonte: Ansa

Ci sono date che non si dimenticano: battere la Juventus a casa sua non è cosa che capita a tutti ma segnare 5 gol a Torino è proprio da leggenda. Accadde il 20 novembre di 30 anni fa quando il Napoli di Ottavio Bianchi andò a vincere nel 1988 per 5-3 al Comunale contro i bianconeri. Mattatore Careca, autore di tre gol. Così commento la partita la storica firma del Corriere della Sera MarioGherarducci:«Il Napoli ha schiantato la Juventus, rifilandole una sconfitta casalinga probabilmente storica per le proporzioni del punteggio, ma incredibilmente è stato costretto a tremare sino a cinque minuti dalla fine dopo aver chiuso il primo tempo sul 3-0. Doveva esser il festival degli attacchi e tale è stato. Da una parte una Juventus che gioca virtualmente con quattro punte, allegra e goliardica fino al suicidio tattico. Dall’altra il Napoli del cosiddetto tridente, un termine suggestivo per la fantasia dei tifosi ma in pratica limitato dalla sacrosanta cautela di Bianchi». Il Napoli, al 44esimo, è già in vantaggio per 3-0. Gol di Carnevale e doppietta di Careca. È un dominio netto, totale, che si concretizza in due contropiedi mortiferi conclusi dal centravanti brasiliano, il primo con un tiro di sinistro dopo uno stop di petto ad evitare il ritorno alla disperata di Tacconi, il secondo con un destro potente dopo un’incursione di Ciro Ferrara. Il festival del gol ricomincia nella seconda frazione. Galia e Zavarov riportano sotto la Juve (2-3), Careca fa il tris, De Agostini su rigore riapre la partita ma ancora un rigore, realizzato da Renica per il Napoli, la chiude all’85’.

C’ERA KISSINGER – In tribuna, accanto a Gianni Angelli, un grande appassionato di calcio: Henry Kissinger, segretario di stato americano e premio Nobel per la Pace nel 1973. Sempre sul Corsera, commentò così la partita: «Una partita emozionante, Zavarov mi ha colpito per la sua eleganza. Ma il Napoli è una bella squadra davvero». Così, invece, Brera su Repubblica: «Infatti Zoff ha affrontato il Napoli con la temeraria intenzione di batterlo perché di poterlo battere era convinto….Dino Zoff non aveva ritenuto di destinare un difensore a Maradona: re Puma si muoveva libero fra Marocchi e Galia. Il Napoli giocava con due punte, Careca e Carnevale, ma più spesso con una, perché anche Carnevale arretrava in attesa che gli spazi si allargassero davanti a lui. […] Il Napoli è quello dei giorni migliori, con un tecnico preparato e davvero in forma italiana. Ha azzeccato la partita che Zoff gli ha offerto nella ingenua presunzione di poterlo battere. Sono convinto che se si rigiocasse la stessa partita, la Juventus sarebbe assai meno prodiga”.

ACCADDE ANCHE – Questo l’undici del Napoli sceso in campo: Giuliani, Ferrara, Francini, Fusi, Corradini, Renica, Crippa, De Napoli, Careca, Maradona (82′ Carannante), Carnevale. All. Bianchi. La sequenza dei gol: 3′ Carnevale, 30′ e 44′ Careca, 48′ Galia, 55′ Zavarov, 58′ Careca, 77′ De Agostini (rigore), 85′ Renica (rigore). In quella stessa data a campi invertiti, nel 1966, il Napoli perse in casa 1-0 dalla Juve ma il 20 novembre è anche il giorno in cui gli azzurri, nel ’94, persero 5-2 al San Paolo dalla Fiorentina. Il 20 novembre si lega a Napoli anche perchè nel 1952 morì lo storico e filosofo Benedetto Croce e perchè nel ’59 nacque il regista Mario Martone.

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