L’accusa nei riguardi del campione del PSG e del Marocco Achraf Hakimi è gravissima, oltre che infamante. L’ex Inter, stando a quel che riporta il transalpino Le Parisien, sarebbe indagato per violenza sessuale.
Domenica una ragazza si è recata alla stazione di polizia di Nogent-sur-Marne, piccolo comune francese nel dipartimento della Valle della Marna a Sudest di Parigi, e ha raccontato di essere stata violentata dal terzino del club francese nella sua casa di Boulogne-Billancourt.
- La denuncia per violenza a carico di Hakimi
- L'incontro e il racconto della violenza subita
- Hakimi e lo stop forzato
- La relazione con la moglie attrice, Hiba Abouk
- I precedenti di Neymar, l'arresto di Dani Alves
La denuncia per violenza a carico di Hakimi
La presunta vittima, 23 anni, ha riportato quanto avvenuto e ha poi aggiunto di non voler sporgere denuncia, ma l’ufficio del procuratore di Nanterre, un centro della cintura parigina, ha aperto comunque l’inchiesta e adesso gli inquirenti stanno lavorando al fascicolo, montato sulla base delle dichiarazioni della ragazza.
Hakimi, 24 anni, e la ragazza si sarebbero conosciuti sui social, via Instagram e da lì avrebbero poi fissato un appuntamento: i fatti, stando al racconto raccolto dall’autorevole quotidiano francese, si sarebbero verificati il 25 febbraio scorso e il tutto sarebbe incominciato proprio con una discussione proprio sui social. I due si sarebbero conosciuti il 16 gennaio scorso, attraverso i social e avrebbero incominciato a sentirsi.
Il campione marocchino era presente, regolarmente, ai The Best FIFA Football Awards 2022 di lunedì sera dominati da Leo Messi, suo compagno di squadra. Una presenza che non avrebbe lasciato presagire nulla di simile, a ridosso tra l’altro della testimonianza scioccante della giovane donna, raccolta dalle forze dell’ordine.
Hakimi con Messi e Mbappé
L’incontro e il racconto della violenza subita
La ricostruzione che anche oggi, 28 febbraio, riportano i media francesi riporta di un abuso subito tra le mura dell’abitazione del giocatore. Nella notte, la giovane si sarebbe recata a casa del giocatore a Boulogne a bordo di un Uber, che lui stesso le aveva prenotato. Nella dimora parigina di quest’ultimo, stando alle parole della ragazza, si sarebbe consumata la violenza.
Hakimi, viene riportato virgolettato, “l’avrebbe baciata sulla bocca, le avrebbe sollevato i vestiti scoprendo le sue parti intime, nonostante le sue proteste”. Quindi si sarebbe consumata la violenza e solo dopo alcune ore la ragazza è riuscita a liberarsi e a contattare via messaggio un amico per farsi venire a prendere. Domenica scorsa, la decisione di rilasciare le dichiarazioni alla locale stazione pur non denunciando il terzino della nazionale marocchina.
Hakimi e lo stop forzato
Nei giorni in cui la vittima avrebbe indicato la data dell’incontro con Hakimi, che ha saltato le ultime due partite di campionato con Lille e Marsiglia per un infortunio, il calciatore si sarebbe trovato solo a Parigi poichè sia la moglie, la nota attrice Hiba Abouk, sia i due figli sarebbero stati all’estero a Dubai.
Il giocatore avrebbe addirittura commentato, sempre sui social, la foto postata dalla consorte (attrice molto nota e impegnata a livello civile) con un messaggio tenero, quasi commovente.
La relazione con la moglie attrice, Hiba Abouk
Ma non saranno giorni facili, quelli che dovranno affrontare: l’inchiesta ha già avuto una risonanza mediatica che ha superato i confini francesi, complice la notorietà di entrambi e l’essere personaggi pubblici che godono – in ambienti distinti – di un credito notevole.
La stessa Hiba Abouk ha rivendicato con fermezza il rispetto dei diritti civili e si è esposta in prima persona, in primis, con la propria famiglia di origine. I rumors sulla loro relazione non sono mai mancati, anche se stavolta si tratta di un’accusa ben più grave di un gossip.
I precedenti di Neymar, l’arresto di Dani Alves
Nell’ambito del PSG, Neymar per ben due volte è stato accusato di violenza sessuale: il brasiliano si è sempre professato innocente e la giustizia alla fine non lo ha condannato. Diversa la posizione di Dani Alves, il quale tra le versioni contraddittorie e variabili, si trova ancora in carcere a Barcellona con l’accusa a suo carico e il rischio di dieci anni di carcere.