Esonerato un allenatore esperto come Cesare Pancotto, Cantù si è affidata ad un altro “manico” navigato come Piero Bucchi per provare ad uscire dalla crisi che ha portato i brianzoli al penultimo posto della classifica dopo quattro sconfitte consecutive.
Prima della presentazione del nuovo coach a prendere la parola è stato il presidente Roberto Allievi, che ha usato una metafora ad effetto, ma molto significativa: “Vorrei chiarire che Bucchi non arriva per partecipare al nostro funerale, bensì per procedere a una sorta di nuovo battesimo”.
È seguito un appello molto chiaro alla squadra: “Ho parlato ai giocatori mettendoli di fronte alle proprie responsabilità dimostrando che le aspettative concrete che avevamo e che continuiamo ad avere sono ancora ben riposte – ha detto Allievi – Il club è al loro fianco, ma ora le cose devono cambiare e gli obiettivi che ci eravamo posti non vanno certo persi per strada. A quei 2/3 con maggior esperienza chiediamo che diventino effettivamente le guide di un gruppo molto giovane”.