Martin Castrogiovanni sa di avere un talento particolare per la vita. E lo esprime con la medesima allegria che sa portare in ogni luogo, dal rettangolo di gioco a uno studio televisivo con una capacità di fascinazione che il pubblico più di ogni altro ha premiato. Da pilone fondamentale anche della nostra Nazionale a ballerino e conduttore, intuizione interessante di Maria De Filippi e dei suoi, per Martin il passo è stato quasi naturale, come l’ingresso nella scuola di Amici per la prima edizione della sua variante, Amici Celebrities.
Castrogiovanni ha ormai un rapporto consolidato con la Fascino e il gruppo di lavoro della De Filippi, segnato dal successo di Tu sì que vales, che conduce dal 2018 al fianco di Belen Rodriguez e Alessio Sakara, tra i più importanti lottatori al mondo di Mma.
CASTROGIOVANNI E IL RUGBY
Proprio come il collega Ciro Ferrara, deve molto allo sport che gli ha regalato disciplina, fama e successo. In Italia arriva dall’Argentina a 20 anni per giocare a rugby: il suo ruolo è quello di pilone e la sua imponente fisicità lo porta ad eccellere e a indossare la maglia della Nazionale azzurra senza grandi ostacoli. I suoi genitori sono originari di Enna e in Argentina non colleziona elementi di conflittualità che possano impedirne l’ingresso ella rappresentativa italiana.
LA MALATTIA E L’INTERVENTO ALLA SCHIENA
La sua crescita professionale è però segnata anche da prove molto difficili, come racconta in una lunga e intensa intervista rilasciata al Corriere della Sera.
“Avevo pensato di smettere a Cardiff, nel 2015, dopo l’incontro del Sei Nazioni con il Galles. All’inno piango, poi prendiamo 70 punti e torno negli spogliatoi dove scopro che uno dei miei compagni più giovani sta postando una foto su Instagram e un altro già ha le cuffie con la musica a palla. Ho pensato che quello non era più il mio mondo, i tempi erano cambiati e io lì non c’entravo più nulla”.
Due i passaggi complicati della sua vita:
“Il primo nel 2011, quando scopro di essere celiaco. Difficile da accettare, poi però capisci che tanti malanni avevano un perché e allora ti curi. Poi nel 2015, sono in ritiro con la Nazionale in Inghilterra per preparare il Mondiale. Mi fa male la schiena ma voglio giocare, non mi sono mai allenato così tanto, ci tengo, è la mia quarta coppa del mondo, un traguardo importante. Mi dicono che ho il nervo sciatico infiammato, un bel punturone di antidolorifico e vado in campo. Gioco malissimo, arrivo sempre in ritardo, vengo criticato e mi sento vecchio come mai mi è capitato. Chiedo allo staff sanitario di vederci chiaro. Mi portano in ospedale, mi fanno una risonanza e aspetto i risultati. Vedo i medici vaghi, nessuno che mi dice come stanno le cose, li chiudo in una stanza e urlo: “O mi dite che cosa ho o da qui non uscite!”. Mi fanno leggere il referto e scopro di avere un neurinoma al plesso lombare, un tumore per il quale gli inglesi mi danno 6 mesi di vita. Non crollo, in fondo penso che finché parli, giochi, ti svegli la mattina, puoi lottare. Vengo di corsa alla clinica Humanitas a Milano e lì mi dicono che è raro che quel tumore sia maligno, però l’operazione sarà rischiosa perché potrei perdere l’uso della gamba. Mi operano, muovo la gamba. Un mese dopo sono di nuovo in campo”.
LE NOZZE SALTATE CON GIULIA CANDIAGO
Con la sua compagna, poco dopo avere annunciato il suo matrimonio arriva invece la rottura. L’ex sciatrice alpina Giulia Candiago diventa una ex per Martin che decide con lei di disdire le nozze. Da allora (2014), gli sono stati attribuiti dei flirt ma nulla di più. La sua carriera muta, in base alle opportunità che gli vengono offerte dalla televisione. Ballando con le stelle lo aiuta a entrare nelle case degli italiani e a consolidare la sua popolarità con tenacia e una indubbia allegria. Come ha fatto sempre, in campo e fuori.
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