Oggi i tifosi Vip sono una consuetudine, ma il pioniere anche in questo è stato lui, Mike Bongiorno. Dieci anni fa moriva il popolare presenatore italo-americano, che tifoso della Juventus è stato da sempre. Sin dai tempi in cui si trasferì dalla natia New York a Torino seguendo le gesta dei campioni dell’epoca come Pietro Rava (suo idolo di gioventù), Giampiero Combi e Felicino Borel o anche come “galoppino” dei giornalisti de “La Stampa” per la quale seguiva gli allenamenti dei bianconeri. Grande amico di Giampiero Boniperti, stravedeva per Sivori da giovane e per Del Piero nella maturità.
IL DOLORE – Nel1972 durante la finalissima della popolare trasmissione tv Rischiatutto condotta da Mike Bongiorno, i due attaccanti rivali di Juventus e Inter, Roberto Bettega e Roberto Boninsegna, si cimentarono anche in una gara e lui ha sempre dichiarato senza problemi la sua fede bianconera. Solo una volta il suo amore fu messo in discussione, in occasione di Calciopoli quando le notizie sulle presunte pressioni arbitrali e brogli di varia natura lo fecero vacillare. Arrivò a dire anche di “dimettersi” da tifoso juventino, ma durò poco: “Non si può tradire un amore che dura da 75 anni”. Leonardo, il più piccolo dei tre figli, raccontò al Corriere della Sera come si vivesse il rito delle partite della Juve in casa Bongiorno: “Le guardavamo in salotto, io sul divano, lui nella sua poltrona, con i telegatti dietro di noi che facevano il tifo. Nessuno poteva alzarsi”. Nel 2003 Mike dedicò addirittura uno speciale in prima serata su Raiuno alla sua squadra del cuore. Condusse egli stesso la trasmissione sulla rete ammiraglia della RAI, affiancato da dall’ex miss Italia Martina Colombari.
LE REAZIONI – In queste ore in tantissimi sui social stanno ricordando la figura di Mike Bongiorno, complice anche il Mike-day in onda sulle reti Mediaset: “Doveroso ricordare anche la sua fede bianconera”. PIerluigi Pardo ha postato una foto con la porta di quello che è diventato in Mediaset lo “studio Mike Bongiorno” scrivendo: “Da adesso è ancora più emozionante entrare nello studio 7 di #Cologno. #Mike #Leggenda”. E tifosi di tutti i club stanno omaggiando la memoria dell’inventore dei quiz. Quando morì tutta la Juve si unì al dolore, dal presidente dell’epoca – Giovanni Cobolli Gigli – a tanti bianconeri di ieri e l’altroieri come Vialli e Lippi.