Il 14 settembre scorso il profilo ufficiale dell’Inter annunciava lo sbarco del suo allenatore su Instagram con un post a lui dedicato e invitando i tifosi a dargli un caloroso benvenuto.
Il più classico degli shoutout, termine tecnico utilizzato per definire una menzione che viene fatta da un profilo ad un altro creando un link diretto e generando del traffico potenzialmente convertibile in nuovi follower. Una tecnica che ha funzionato e che ha portato il profilo di Conte a crescere in maniera sensibile già nei primi giorni e raggiungere più di 300.000 utenti in due mesi.
Dall’inizio di questa stagione tanti opinionisti si sono concentrati sul nuovo modo di comunicare del tecnico salentino davanti ai microfoni: meno focoso e più riflessivo. Un concetto che si riporta anche fuori dal campo, e sui social, con la scelta di aprire il suo mondo e mostrare (il mostrabile) ai fan, aprendo le porte del dietro le quinte del suo lavoro.
Parliamo, dunque, di un Antonio Conte non diverso ma semplicemente più propenso a mostrarsi e mostrare non solo il suo lavoro ma anche l’intimo della sua famiglia. Senza, però, dimenticare la foga agonistica, la passione e la grinta che lo hanno sempre contraddistinto, da giocatore prima e allenatore dopo (chi pensa le abbia perse metta giù il vino, come ha recentemente affermato).
Una crescita personale e professionale (oltre che in termini di fanbase) che, all’interno della football industry, passa anche da una comunicazione che sia puntuale e capace di sfruttare tutti gli strumenti a disposizione.
VIRGILIO SPORT