Marcell Jacobs è a lavoro a Dubai, dove rimarrà fino a fine mese.
L’obiettivo è quello di preparare al meglio la stagione indoor, con gli Europei per poi concentrarsi su quella all’aperto e sui Mondiali di Budapest.
Per la prima volta non è a Tenerife, ma le cose vanno al meglio. “La pista, poco usata, è performante senza essere troppo dura. I macchinari moderni, adatto a quel lavoro di prevenzione sul quale, con il mio fisioterapista Alberto Marcellini, mi concentro in questo periodo, tra esercizi di attivazione, mobilità, stretching vasche di ghiaccio e piscina. Doppio tre volte alla settimana, come a casa”.
E sul lavoro fatto: “Mi affido in toto a coach Camossi. Simo in una fase di costruzione e gli “schemi”, non sono diversi dal passato. Variarli non servirebbe. Ieri ho fatto accelerazioni sui 30 e nove 60 con range di tempi definiti. Cura l’azione che deve essere comoda, alta, facile. Tra una decina di giorni tornerà a fare ripetute tirate coi chiodi. Ora consolido l’assetto”.
E poi ammette di voler vimcere su tutto a livello indoor e all’aperto con il primo obiettivo degli Europei in Turchia.
Infine sulla 4×100: “Non mi preoccupo, anche prima di Tokyo andò così. Conquisteremo il pass per i Mondiali e lì quello per i Giochi senza dover andare per forza alle World Relays alle Bahamas 20 giorni prima degli Europei di Roma”.