Marcell Jacobs è tornato a parlare a margine presentazione del libro della sua mental coach, Nicoletta Romanazzi, andata in scena al Salone del Coni a Roma. Il bicampione olimpico a Tokyo2020, medaglia d’oro nei 100 metri piani e nella staffetta 4×100, ha dovuto saltare il debutto stagionale sulla distanza a causa di un virus intestinale che lo ha colpito prima dell’inizio delle gare a Nairobi.
Queste le parole di Jacobs:
“Mi sento meglio, è passato e oggi torno in pista. Non è stato semplice anche dato che ci trovavamo dall’altra parte del pianeta, ma è tutto risolto nel migliore dei modi e sono felice di ricominciare. Mi sono asciugato parecchio, tuttavia io sono un’atleta che in cinque giorni recupera quello che ha perso in 30, spero sia ancora così. Ero anche piuttosto idratato e sono stato furbo ad alimentarmi nel modo corretto, pure gli esami ai quali mi hanno sottoposto erano abbastanza buoni: domani ne faremo ancora, però oggi saranno le mie sensazioni in pista a dirci cosa dovremo fare”.
Jacobs comunque non mette in dubbio la sua partecipazione ai mondiali di Eugene in programma tra due mesi, ma si dice comunque infastidito nell’aver dovuto saltare un appuntamento favorevole:
“Specialmente quando ho notato le condizioni in pista mi sono infastidito molto, avevamo il vento giusto che mi fa volare davvero. Mi sentivo in grandi condizioni e potevamo fare un grande tempo. Però con i se e con i ma non si va lontano, dunque proveremo di recuperare a Eugene che è un’altra pista molto rapida. Ora cercheremo di capire com’è la situazione fisicamente, certamente abbiamo perso molto, moltissimo. In special modo per ricominciare a spingere veramente al 100% serve capire quanto tempo mi necessiterà: sabato e domenica non saranno giorni di relax ma ci alleneremo e proveremo a capire come arrivare a Savona, se andare e se fare i 100 o i 200 metri. Per Eugene cambia qualcosa? Ci sono ancora due mesi e ho tempo per ritornare al top. Penso che tutto avvenga per qualche ragione… Meglio un problema adesso che vicino al Mondiale. Tra l’altro, pure prima delle Olimpiadi avevo avuto un problema: spero che porti la stessa fortuna questa sfortuna che ho avuto”.
Marcell Jacobs dice anche la sua riguardo all’esclusione degli atleti russi dal Major di Wimbledon, decisa non dalla federazione ma direttamente dall’All England Club:
“Non sono la persona giusta per giudicare, non seguo molto queste vicende. Ma penso che lasciare fuori lo sport da queste grandi manifestazioni non è corretto perché gli atleti non sono responsabili di queste situazioni, anzi lo sport di solito aiuta la pace. Non penso che sia corretto ma non sono nessuno per poter dire cosa sia giusto e cosa no”.