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Atletica, La Torre punta ancora su Tortu e spiega l’esclusione di Ali ma i dubbi sul futuro della 4x100 restano

Il quarto posto dell’Italia nella staffetta 4x100 ai Giochi Olimpici di Parigi ha scatenato qualche polemica: nel mirino il cattivo rendimento di Tortu e l’esclusione di Ali

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono finiti e ora, e forse per qualche settimana, comincia il momento delle analisi e delle spiegazioni soprattutto in chiave futura. Diverse le domande che circolano nel mondo dell’atletica italiana anche se quella più forte riguarda la staffetta 4×100 maschile che ha chiuso al quarto posto sfiorando un posto sul podio.

Da Tokyo a Parigi: cosa è cambiato per la staffetta

L’Italia comincia ad analizzare quello che è successo a Parigi 2024 e nel mondo dell’atletica si discute in particolar modo della staffetta azzurra. A Tokyo gli azzurri (Desalu, Jacobs, Patta e Tortu) erano stati capaci di conquistare una strepitosa medaglia d’oro salendo sul gradino più alto del podio con il tempo di 37”50, a Parigi invece si sono fermati alla medaglia di legno con il tempo di 37”68 (oro al Canada proprio con il tempo di 37”50) con il quartetto composto da Melluzzo, Jacobs, Patta e Tortu. Una piccola delusione visto che anche in questa circostanza la velocissima staffetta USA si è autoeliminata.

La Torre difende Tortu e spiega l’esclusione di Ali

Nei giorni successivi alla staffetta azzurra è stato il direttore tecnico della squadra italiana di atletica, Antonio La Torre, a fare il punto sul quartetto azzurro a cominciare dall’analisi della situazione legata a Filippo Tortu che sembra attraversare un momento di difficoltà: “Con lui e il papà abbiamo concordato il percorso da fare: Filippo deve solo ritrovare le motivazione, lui è nella generazione di mezzo e porta continuare a essere il faro della staffetta 4×100”. Il tecnico azzurro spiega anche la scelta di tenere fuori Chituru Ali che in stagione è stato capace di scendere sotto il muro dei 10”: “Con Di Mulo avevamo fatto una precisa valutazione visto che Chituru non ha voluto partecipare alle World Relays e ai raduni della staffetta”.

I dubbi sul futuro della 4×100

I dubbi sul futuro della 4×100 nonostante le parole di La Torre però restano. La scelta di schierare un Desalu in ottima forma nella batteria ha generato qualche perplessità visto che il duecentista era da tempo fuori dal quartetto e nei cambi qualche difficoltà si è vista con gli azzurri che si sono qualificati in finale per il rotto della cuffia e sono finiti nella difficilissima seconda corsia. Ali deve essere necessariamente inserito nel quartetto, non si può lasciare fuori uno sprinter che vale sotto i 10 secondi. Il problema è quello della sua collocazione, che non può essere la prima frazione (la sua altezza non gli consente di essere un partente eccezionale) e la curva (dove deve ancora affinare la tecnica. Restano di fatto la seconda e la quarta frazione con la prima appannaggio di Jacobs tornato sui livelli di Tokyo con il suo 9”85 e e la seconda di Tortu che però resta un punto fermo. Per La Torre e Di Mulo una situazione decisamente intricata da sciogliere.

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