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L’Italia cede lo scettro della 4x100, solo quarta. La scelta Patta e le parole di Tilli su Ali: “Serviva coraggio”

La staffetta 4x100 maschile chiude al quarto posto nella finale che a Tokyo aveva regalato un oro incredibile: vittoria per il Canada mentre gli Stati Uniti combinano un disastro

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

L’Italia cede anche il secondo scettro della pista, dopo quelli dei 100 di Marcell Jacobs. A distanza di tre anni da Tokyo, la staffetta azzurra non solo è costretta a rendere il titolo di più veloci al mondo, ma rimane anche a un passo dal podio chiudendo al quarto posto nella finale olimpica che ha visto il trionfo del Canada e il disastro degli Stati Uniti.

4×100 a un passo dal podio

Di quarti posti dell’Italia si è parlato moltissimo negli ultimi giorni, gli azzurri della staffetta 4×100 maschile si vanno ad aggiungere alla lunga lista di “medaglie di legno” azzurre a queste Olimpiadi di Parigi. In prima frazione c’è Melluzzo, in seconda Jacobs, in terza Patta e a chiudere Filippo Tortu. La squadra italiana arriva al rettilineo conclusivo ancora in corsa per una medaglia, forse anche davanti a tutti, ma alle spalle degli azzurri su una pista bagnata dalla pioggia che è caduta sulla capitale francese, rinvengono tutti fortissimo con il Canada che si prende la medaglia d’oro, davanti a Sudafrica e Gran Bretagna. Quarto posto per i nostro con il tempo di 37”68. Clamorosi gli errori degli Stati Uniti che chiudono al settimo posto dopo un cambio completamente sbagliato con Bednarek e alla fine anche la squalifica.

La scelta Patta

Prima della partenza ha fatto discutere la decisione dei tecnici della nazionale italiana di non schierare in terza frazione Fausto Desalu, lo sprinter che a Tokyo aveva fatto parte del quartetto d’oro, era uno di quelli che aveva mostrato le migliori sensazioni nel corso dei Giochi sia nei suoi 200 metri sia in batteria. Al suo posto un altro eroe dei Giochi giapponese, Lorenzo Patta, selezionato anche in virtù di quella seconda corsia capitata in sorte dopo la batteria che poteva essere più adatta alle caratteristiche dello sprinter sardo.

L’analisi di Stefano Tilli

Ad analizzare la gara degli azzurri ai microfoni della Rai, ci pensa uno dei grandi della storia dello sprint italiano come Stefano Tilli: “La sensazione è che Melluzzo non riusciva proprio a fare la curva e si spostava continuamente. Le frazioni però sono state tutte buone, con il cambio tra Jacobs e Patta che è un orologio. Anche Filippo nel finale ha tenuto fuori il braccio un po’ troppo e non è riuscito a partire lanciato. Ma a questi ragazzi vanno comunque fatti i complimenti”. Ma il commentatore Rai fa anche riferimento all’assenza di Chituru Ali che quest’anno è sceso sotto i 10 secondi ma che non ha mai fatto parte di questa staffetta: “Oggi serviva coraggio”.

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