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Parigi 2024, Jacobs si proietta sul futuro: "Il meglio deve venire". Ma Los Angeles è lontana e c’è il rebus Reider

Marcell Jacobs lascia Parigi con un quinto posto ma anche con sensazioni positivi. Los Angeles è un traguardo lontano ora resta anche da chiarire il futuro con il discusso Reider

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Marcell Jacobs punta con decisione al futuro. Il quinto posto alle Olimpiadi di Parigi nei sui 100 metri sembrano non aver scalfito le ambizioni dello sprinter azzurro che guarda con grande ottimismo al futuro e vuole tornare su un podio olimpio. La strada per Los Angeles però è lunghissima e un po’ di dubbi ci sono.

Parigi per ripartire: le ambizioni di Jacobs

Tre anni fa l’Italia e Marcell Jacobs hanno vissuto un sogno. Milioni di tifosi attaccati alla televisione per sperare di vivere qualcosa di inimmaginabile: un italiano sul podio dei 100 metri alle Olimpiadi. Quel sogno a Tokyo è diventato qualcosa di più grande ancora visto che Marcell non solo sul podio è salito ma anche sul gradino più alto. A Parigi invece quella gioia non c’è stata con lo sprinter italiano che si è piazzato quinto in finale pur con un gran tempo: 9”85. Ma più che la delusione per il mancato podio c’è la voglia e l’ambizione di continuare a spingere come spiega lo stesso atleta su Instagram: “Ora che ho appena concluso la mia seconda Olimpiade, mi sento più consapevole che mai delle mie potenzialità. Ho imparato tanto su me stesso, su cosa significa davvero superare i propri limiti. Questa esperienza mi ha dato una carica incedibile. Non vedo l’ora di tornare in pista, di spingere ancora più forte, di inseguire nuovi obiettivi con tutta l’energia che ho dentro. Il duro lavoro ricomincia adesso. Il meglio deve ancora avvenire”.

Tokyo 2025: Jacobs sul luogo del “misfatto”

Il primo appuntamento da segnare in agenda è quello di Tokyo dal 13 al 21 settembre 2025 quando ci saranno i campionato mondiali di atletica leggera proprio nello stadio che ha ospitato le Olimpiadi del 2021. Jacobs vuole tornare proprio lì dove ha compiuto la sua impresa più grande e provare a sfilare la corona a Noah Lyles. Non sarà impresa semplice ma deve essere questo il primo obiettivo del campione italiano. La voglia di tornare su un podio olimpico è una motivazione forte ma Los Angeles è ancora molto lontana, l’azzurro arriverà alla soglia dei 34 anni al prossimo appuntamento e per un velocista è un’età un po’ al limite.

Il rapporto con Rana Reider

Non c’è dubbio che la scelta di separarsi da Paolo Camossi e andare in Florida per allenarsi con Rana Reider sia stata un successo per Marcell Jacobs. L’azzurro ha ritrovato la brillantezza di un tempo, pochi o zero infortuni a interrompere il suo percorso e delle prestazioni di ottimo livello. Il 9”85 corso in finale rappresenta il miglior crono dai tempi di Tokyo e non è un aspetto da sottovalutare. Ma il coach statunitense è anche una figura molto controversa. A Parigi è stato ritirato il suo accredito a causa delle accuse di molestie sessuali sul suo conto, tre donne hanno intentato causa contro di lui presso la contea di Broward dove vive e allena. E noi prossimi mesi, se non anni, Render dovrà difendersi da accuse molto pesanti. Tocca a Jacobs stabilire se vuole continuare il suo percorso con lui o scegliere una strada meno accidentata.

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