Nel primo turno dell’ATP 500 di Dubai Jannik Sinner, numero 10 del mondo, ha dovuto faticare per due ore e mezza e addirittura salvare tre match point per battere lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, numero 43, col punteggio di 4-6 7-6 6-3.
Nel primo set nessuna palla break fino al decimo game, quello decisivo, nel quale Davidovich Fokina strappa il servizio a 15 a Sinner aggiudicandosi il parziale. Nel secondo l’iberico salva subito due palle break nel primo game, poi dal 2-2 va avanti 4-2 e per Jannik sembra finita, ma nel game successivo riesce a recuperare il break di svantaggio e poi, senza salvare match point, riesce a portare la partita al tie-break.
Qui però Davidovich Fokina va sul 5-2 con doppio minibreak e sul 6-3 ha tre match point, uno lo sbaglia lui e due li annulla Sinner che poi infila altri due punti, cinque totali consecutivi, e porta la partita al terzo set nel quale ha tre palle break già nel quarto game ma se le vede annullare, e poi nel sesto gioco opera il break decisivo mancando un match point già sul 5-2 ma chiudendo nel game successivo. Ora Sinner al secondo turno incontrerà lo scozzese ex numero 1 del mondo Andy Murray.
Il ritorno in campo dell’altoatesino, che non giocava dagli Australian Open, non sarà stato mediaticamente atteso come quello di Novak Djokovic, in gara nello stesso torneo, ma le pressioni c’erano anche su Jannik, complice il clamore mediatico suscitato dalla scelta di cambiare staff tecnico con Simone Vagnozzi scelto al posto di Riccardo Piatti.
Al termine del match contro Davidovich Fokina, comunque, Sinner ha solo sfiorato il tema parlando delle proprie sensazioni dopo la lunga assenza dai campi: “Era la prima volta che incontravato Alejandro ed è stata molto dura. Devo recuperare la condizione, la stagione era partita bene in Australia, poi sono stato fermo diverso tempo e ho fatto qualche cambiamento…”.