Esordio ai limiti dell’irreale quello del torneo di singolare delle Nitto ATP Finals, apertosi con la vittoria di Taylor Fritz in due set (6-4 6-3) su un Daniil Medvedev nervosissimo e fallosissimo e che tra racchette lanciate, rotte e impugnate al contrario e microfoni spaccati ha dato vita a uno show poco decoroso, come evidenziato dai fischi dell’Inalpi Arena.
Fritz batte Medvedev in due set
Quello che da tutti era visto come una sorta di spareggio per il secondo posto nel gruppo Ilie Nastase alle spalle di Jannik Sinner è stato invece un match vinto nettamente da Taylor Fritz, che ha sfruttato i tantissimi errori di un frustratissimo Daniil Medvedev, apparso molto lontano dai suoi abituali livelli.
Il primo set sembra indicarci che la partita potrebbe essere lunga e combattuta, con i due giocatori che tengono agevolmente i propri turni di servizio senza concedere una palla break (e con solo il sesto e il settimo game ai vantaggi), almeno fino al decimo game, quando sotto 4-5, Medvedev commette tre doppi falli consecutivi sul 30-15 che di fatto regalano il set allo statunitense.
Nonostante l’evidente nervosismo, nel secondo set il russo cerca immediatamente di riaprire l’incontro, procurandosi le prime sue due palle break, che però lo statunitense annulla con coraggio. Medvedev si procura un’altra chance nel terzo gioco, ma anche in questo caso non può nulla contro un Fritz praticamente perfetto, la cui unica pecca nell’incontro è forse quella di non aver convertito le occasioni in suo favore nel gioco successivo. Poco male, perché il n°6 al mondo strappa la battuta a Daniil nel sesto gioco, chiudendo poi il parziale senza più perdere nemmeno un punto al servizio e vincendo dunque all’esordio delle ATP Finals.
Il circo di Medvedev
Il secondo set in realtà dal break subito da Medvedev ha avuto ben poco a che fare col tennis. Il russo infatti ha lasciato andare tutta la proprio frustrazione lanciano la racchetta prima addosso a un microfono rompendolo e poi addosso alla propria panchina, spaccando la sua Technifibre, poi scagliata violentemente a terra.
Tutto ciò costa un penalty point a Daniil, che non ha però esaurito il suo circo, perpetuato con continui lanci della propria racchetta in aria ogni volta che ha perso un punto e impugnandola al contrario per rispondere al servizio di Fritz con il manico.+
Medvedev deve ricaricare le pile
Tutta la frustrazione di Medvedev potrebbe essere dovuta alla sua recente crisi di gioco e di risultati – quella contro Fritz è stata la quarta sconfitta consecutiva per Daniil -, come ammesso da lui stesso anche nella conferenza stampa post partita: “La superficie è mediamente veloce, non poi è così lenta. Non so che cosa mi passi per la testa quando succedono quelle cose, come a metà secondo set. Non penso a niente, sono inferocito e frustrato con me stesso. Sapevo di aver perso la partita, poi ho finito perché non potevo ritirarmi.
Non vedo l’ora che la stagione finisca. Le ATP Finals non sono mai state semplici per me, l’anno in cui le ho vinte è stato quando la stagione è iniziata con lo US Open. Vedrò cosa posso fare nelle prossime partite, poi se non dovessi riuscire a vincere me ne andrò in vacanza e sarò felice. Ultimamente tutti riescono a stare nello scambio con me”.