Jannik Sinner sempre più numero 1 del mondo. La vittoria con Casper Ruud consente al tennista azzurro infatti di rimanere in vetta alla classifica del tennis mondiale fino alla fine degli Australian Open. Un traguardo arrivato non solo grazie al successo contro il norvegese (con l’azzurro che difende i punti conquistati l’anno scorso) ma anche grazie alla sconfitta del numero 2 al mondo, Sasha Zverev che si è fermato in semifinale.
Sinner raggiunge Alcaraz a quota 36
Jannik Sinner continua a superare record su record. Quel primo posto del ranking mondiale che l’azzurro ha inseguito in questa stagione e che si è materializzato a Roland Garros, ora sembra essersi cucito addosso, con il vantaggio nei confronti dei suoi avversari che è andato progressivamente aumentando. Con la vittoria contro Ruud, Sinner arriva a quota 11.330 punti contro i 7915 di Zverev con il tedesco che a inizio stagione dovrà difendere i 335 punti conquistati nella United Cup e gli 800 degli Australian Open, anche vincendo entrambi i tornei Zverev arriverebbe a quota 9280 e non riuscirebbe a raggiungere Sinner neanche se quest’ultimo venisse eliminato al primo turno (9330 punti).
Con il primo posto anche alla fine degli Australian Open, Sinner rimarrebbe in testa alla classifica per 36 settimane raggiungendo al 16 posto della classifica dei numeri 1 di tutti i tempi lo spagnolo Carlos Alcaraz (le cui settimane però non sono state consecutive). Nel mirino dell’azzurro a questo punto ci sono anche le 40 settimane di Ilie Nastase, le 41 di Andy Murray e le 43 del brasiliano Gustavo Kuerten.
Ruud: il paragone tra Sinner e Djokovic
Casper Ruud era alla ricerca di un risultato di prestigio a coronare un ottimo finale di stagione e una prestazione di alto livello alle ATP Finals dove si è tolto lo sfizio anche di battere Carlos Alcaraz in due set. Ma alla fine della partita con Sinner, le sue parole descrivono molto bene cosa significhi scendere in campo contro l’azzurro: “Sembrano non ci siano chance di battere Sinner, quando gioca sempre che ti sia tirando delle pietre. Oggi ha giocato davvero bene, sembra quasi un bodybuilder. Erano tre anni che non giocavo contro di lui ed è migliorato in qualcosa cosa, per me è un’ispirazione anche se è più giovane di me ma ora spero di non affrontarlo per altri tre anni”.
Poi Ruud analizza il paragone con Djokovic: “E’ vero che in televisione sembra abbiano un gioco simile ma Jannik tira più forte di Djokovic. Certo, Nole è il migliore della storia ma almeno con lui hai la possibilità di scambiare. Jannik invece non ti lascia respirare. Con Djokovic non hai paura che ti tiri una bomba lungolinea ogni volta che colpisce la palla. Quella di Sinner è stata una stagione perfetta, spero che scenda un po’ il prossimo anno”.