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Australian Open: Djokovic intravede un possibile spiraglio

I legali del serbo hanno presentato ricorso contro l’annullamento del visto spiegando, nei documenti presentati, come l’esenzione abbia piena validità.

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Novak Djokovic crede ancora fermamente nella possibilità di disputare i prossimi Australian Open. Non si spiegherebbe altrimenti l’esaustivo ricorso presentato dai suoi legali i quali, in merito all’annullamento del visto che ha interessato il serbo nei giorni scorsi, ritengono che vi siano buone possibilità di ottenere una sentenza positiva.

Ricorso Djokovic, la difesa degli avvocati

Le speranze di Djokovic poggiano sulla documentazione che i suoi legali hanno fornito alle autorità australiane per spiegare l’esenzione con cui il numero uno del mondo si è presentato in Australia.

In particolare, come rilanciato da diverse testate nella giornata di oggi, nei documenti si legge come quest’ultima abbia tutti i crismi per essere ritenuta valida in quanto “la data della registrazione del primo test Covid positivo è il 16 dicembre 2021”.

Djokovic, la confusione di Tennis Australia

La difesa di Djokovic poi potrebbe far leva sulle comunicazioni errate in merito all’esenzione per i non vaccinati date da Tennis Australia.

Come appreso da News Corp e rilanciato da varie testate locali, Tennis Australia avrebbe inviato una mail ai giocatori chiedendo ai non vaccinati che intendevano partecipare al primo Slam stagionale di fornire un’esenzione medica internazionale e un’esenzione da parte di un panel indipendente. Il tutto, a patto di poter dimostrare di essere stati contagiati da Covid negli ultimi sei mesi.

L’equivoco nasce dal fatto che tale la comunicazione risale al 7 dicembre 2021 e il link interno per consentire ai giocatori di inviare le loro domande scadeva il 10, quando il governo australiano aveva già avvertito gli organizzatori che un’infezione passata non sarebbe stata sufficiente per garantire l’ingresso nel paese da non vaccinato.

Ricorso Djokovic, le parole di Tilman

Sul caso Djokovic, per la prima volta da quando il serbo è stato fermato, ha parlato anche il numero uno di Tennis Australia Craig Tiley.

“Purtroppo negli ultimi due giorni c’è stato un caso che ha coinvolto due giocatori, Djokovic in particolare” ha detto in un video il dirigente sudafricano.

“Comprendiamo la situazione attuale e stiamo lavorando a stretto contatto con Novak e il suo team, nonché con altre persone che si trovano in questa situazione e faremo tutto il possibile perché la situazione si risolva il più presto possibile. Tutti puntano il dito contro di noi, ma posso assicurare che abbiamo fatto un lavoro incredibile” ha chiosato convinto Tiley.

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