Agli Australian Open di tennis, in programma dal 16 al 29 gennaio, potranno partecipare anche i positivi al Covid. La decisione di allentare di molto le maglie rispetto a 12 mesi fa – quando Novak Djokovic non poté giocare in quanto non vaccinato – è stata spiegata dal boss australiano del torneo, Craig Tiley: “Stiamo seguendo protocolli in corso nella nostra comunità. Seguiamo queste regole e siamo stati chiari con i giocatori e il nostro staff: se qualcuno non si sente bene, deve restare a casa”. Insomma, ognuno deciderà per sé, ma non ci sarà alcun obbligo di vaccino. Tiley ha aggiunto: “Come per il cricket, potrebbero esserci giocatori che giocano con il Covid”.
Nel torneo di cricket, l’australiano Matthew Renshaw è risultato positivo all’inizio di una partita di cinque giorni contro il Sudafrica la settimana scorsa. Ha continuato a giocare anche mentre era in isolamento dai compagni di squadra ed è rimasto lontano dagli spogliatoi fino a che non si è negativizzato.
Successivamente, Tiley ha parlato anche dell’ipotesi di spostare in futuro a un’altra data gli Australian Open: “Ho letto questa proposta e credo che sia assolutamente ridicola, un’affermazione bizzarra. Se parli con ogni giocatore, ti dirà che questa è la stagione. Inizia a gennaio, inizia qui in Australia”. Poi ha aggiunto: “Penso anche io che la stagione sia troppo lunga, ne parliamo da molto tempo. Ma Australia significa tennis in estate. Abbiamo trovato una giusta collocazione come inizio della stagione a gennaio e questo evento è, dal punto di vista dei giocatori, uno dei loro posti preferiti dove giocare. Il problema non è la nostra data, è altrove”.