È un Simone Vagnozzi molto soddisfatto quello che si è presentato a commentare il match contro Alex del Minaur a La Gazzetta dello Sport e a Eurosport, dove ha parlato dei timori, ormai rientrati, per le condizioni di Sinner, svelando poi un aneddoto sul Jannik dormiglione. Il coach marchigiano ha poi parlato anche del ritiro a fine stagione del collega Darren Cahiil, spiegando come alimento non ci siano ancora stati veri e propri discorsi sull’eventuale sostituto.
- Vagnozzi: “Sinner in modalità ‘mostro’ oggi”
- Come prepareranno la sfida a Shelton
- L’aneddoto sul Sinner dormiglione
- Il post Cahill
Vagnozzi: “Sinner in modalità ‘mostro’ oggi”
La schiacciante vittoria nei quarti di finale contro Alex de Minaur, capace di conquistare solamente sei game in tutto il match, ha fugato ogni dubbi e timore sulle condizioni di salute di Jannik Sinner dopo il malore accusato nel match contro Holger Rune.
Il n°1 al mondo ha infatti messo in campo quella che finora è stata la sua miglior versione in questo Australian Open, un versione “mostro” come l’ha definita un soddisfatto Simone Vagnozzi: “Siamo soddisfatti, oggi stava meglio e poi giocare la sera ci ha avvantaggiati. Il problema avuto contro Rune è stato solo di un piccolo fastidio, nausea e mal di pancia, che con il caldo sono peggiorate, ma niente di preoccupante. E lo ha dimostrato in campo, entrando in modalità “mostro”, come lo chiama il romanaccio Panichi”.
Come prepareranno la sfida a Shelton
Il prossimo ostacolo verso la conferma di Sinner all’Australian Open sarà Ben Shelton, avversario sconfitto senza cedere nemmeno un set negli ultimi quattro incontro, ma già mattatore di due azzurri all’Happy Slam – Musetti e Sonego – assolutamente da non sottovalutare visto il suo devastante servizio mancino: “Domani ci alleneremo con un mancino. Le traiettorie al servizio sono più complicate – le parole di Vagnozzi -, ed è su questo che ci concentreremo, anche perché stiamo parlando di uno dei migliori battitori del circuito”.
L’aneddoto sul Sinner dormiglione
Più volte Sinner ha parlato di quanto gli piaccia dormire e anche per recuperare al meglio dal malore accusato contro Rune l’altoatesino ha optato per una lunga notte di sonno. A proposito del Jannik dormiglione Vagnozzi ha svelato un aneddoto risalente allo scorso Australian Open, quando rischiò non presentarsi a un match: “Le giornate no possono essere, lui ha imparato a gestirle. Con Rune è stato abile a capire quando accorciare gli scambi e quando invece poteva sfruttare l’energia che aveva.
È davvero un dormiglione. Vi racconto questo aneddoto, lo scorso anno, prima dell’incontro con Baez non aveva sentito la sveglia e siamo dovuti andare svegliarlo in fretta e furia…poi ha vinto il primo set 6-0 quindi abbiamo capito che anche se dorme prima di giocare non è un problema. Lui è così”.
Il post Cahill
Come rivelato qualche giorno fa da Sinner, al termine della stagione arriverà il ritiro di Darren Cahill, artefice dell’exploit di Jannik proprio insieme a Vagnozzi, che ha parlato del suo addio, spiegando che al momento non ci sono ancora state riflessioni sul suo successore: “Mi trovo molto bene con Darren, comprendo la sua decisione, dopo che ha fatto questo lavoro per così tanti anni è giusto fermarsi un po’. Non abbiamo ancora pensato a chi lo sostituirà, ma l’anno è appena iniziato, abbiamo tanti viaggi e tanti tornei da fare, ci penseremo più avanti”. Al momento le voci più insistenti sul sostituto di Cahill parlano di una possibile “promozione” di Simone a unico coach, oppure della possibilità di affidarsi a un altro supercoach, magari come John McEnroe.