Venerdì 24 gennaio toccherà a Ben Shelton provare a interrompere la striscia di vittorie sul cemento a livello slam di Jannik Sinner (arrivata a 19). Una missione che appare quasi impossibile, ma che secondo Andy Roddick potrebbe riuscire al classe 2002, il quale ha un repertorio di colpi che può infastidire il n°1 al mondo, al contrario di Alex de Minaur, sconfitto nettamente nei quarti di finale e finito poi nel mirino degli haters, dai quali lo ha difeso il campione dello US Open 2003.
- Roddick difende De Minaur dagli haters
- Roddick racconta un aneddoto su Sinner: “Allo US Open rimasi impressionato”
- Ecco come Shelton può impensierire Sinner
- Sinner e Djokovic i due favoriti
Roddick difende De Minaur dagli haters
Dopo la netta sconfitta rimediata ieri contro Jannik Sinner, il quale si è imposto col risultato di 6-3 6-2 6-1, tanti tifosi, o meglio, haters, se la sono presa con Alex de Minaur sui social, accusandolo o di scarso impegno oppure di essere un giocatore scarso. Un accusa insensata trattandosi del n°8 al mondo, in difesa del quale è intervenuto anche Andy Roddick in occasione della sua ultima puntata del podcast Served:
“Dopo la vittoria di Sinner tanta gente sui social se l’è presa con De Minaur dicendo che ‘Non è capace!’, come se improvvisamente fossero diventati più bravi del n°8 al mondo. È meglio che siate dei fenomeni nel vostro lavoro per arrivare a criticare Alex. Dalla partita di ieri non si può dedurre che De Minaur non sia un buon giocatore, ma che Sinner sta rapidamente entrando nella stretta cerchia dei migliori di sempre. Quello con Jannik è un confronto ovviamente sfavorevole ad Alex, che ha perso 10 partite su dieci contro di lui vincendo un solo set“.
Roddick racconta un aneddoto su Sinner: “Allo US Open rimasi impressionato”
Tra le accuse rivolte a De Minaur c’è quella di non essere sceso più spesso a rete, luogo del campo in cui l’australiano ha sempre dimostrato di trovarsi a suo agio, cosa che però non gli è riuscita per merito di Sinner come spiega Roddick, che ha raccontato un aneddoto per spiegare la difficolta di giocare contro Jannik: “Molti accusano De Minaur di non essere sceso a rete più spesso. Provate voi a farlo contro i colpi di Sinner, è come se ti togliessero l’equilibrio. Quando l’ho visto dal vivo l’anno scorso allo US Open sono rimasto impressionato. Nonostante la potenza che imprime alla pallina riesce sempre a giocare con ampio margine sopra la rete. Lui non corre rischi quando colpisce, non colpisce ‘piatto’ (senza topspin, ndr). Nemmeno Federer riusciva a tirare così forte con così tanto margine, forse l’unico a cui ho visto farlo“.
Ecco come Shelton può impensierire Sinner
Parlando poi della semifinale di Sinner contro Ben Shelton, Roddick ha spiegato che contrariamente a De Minaur, lo statunitense ha le sue chance di battere Jannik – cosa che gli riuscì a Shanghai nel 2023 al loro primo confronto – grazie al suo repertorio, ma che per riuscirci dovrà rischiare, e tanto: “Shelton invece ha l’abilità di prendersi dei rischi con i suoi colpi, riesce a colpire a 144 mph. Probabilmente farà tanto serve&volley sin da subito. Similmente a come capitava a me contro i migliori giocatori, se Ben rimarrà troppo neutrale nello scambio Jannik avrà vita facile, deve tenergli scambi brevi e prendere anche dei rischi irresponsabili di tanto in tanto. È l’unico modo che ha per vincere contro Sinner, non può trionfare giocando in maniera sicura. Ha le capacità per riuscire a mettere in atto questo piano”.
Sinner e Djokovic i due favoriti
Infine l’ex n°1 del mondo ha parlato anche di Novak Djokovic, che fino a poco tempo fa consideravano a un passo dal ritiro, mentre ora lo vedono favorito contro Alexander Zverev e uno giocatore in grado di impensierire Sinner per il titolo: “Sinner e Djokovic sono i due favoriti per il torneo e fa ridere pensare come prima dell’Australian Open molti si domandassero quando sarebbe arrivato il ritiro di Novak e ora invece lo danno favorito contro il n°2 al mondo”.