Il tempo ha mitizzato questa storia d’amore perfetta, in potenza, per narratori di un’epoca effimera solo all’apparenza: Ayrton Senna, il pilota brasiliano che ha appassionato e modificato con il suo stile la F1, e Carol Alt, modella e attrice americana autentica icona di quell’Italia che scopriva la moda, il business, la sua egemonia in settori diventati patrimonio economico. Si amavano. E intensamente, tant’è che davvero li ha divisi solo quel maledetto incidente a Imola, che ha strappato Senna alla vita, alle corse e lo ha consegnato al mito.
Il loro fu un amore assoluto, però mai ostentato per via della loro natura schiva e riservata. E delle relazioni preesistenti e parallele, che imposero scelte sofferte. Forse anche perché, come ha spiegato Carol Alt, allora la cesura tra la sfera pubblica e privata era tangibile. E andava tutelata.
- Gli esordi di Carol Alt e l'arrivo in Italia
- Ayrton Senna, un mito della Formula Uno
- L'incontro tra Ayrton Senna e Carol Alt
- Senna unico, vero amore
- Il primo incontro
- La tragica morte di Senna il 1° maggio ad Imola
- Il ricordo indelebile e le dediche su Instagram
Gli esordi di Carol Alt e l’arrivo in Italia
In Italia, Carol Alt aveva trovato l’America delle opportunità: ex ragazzina morbida, commessa di una pasticceria, aveva perso 20 chili una volta abbandonato il lavoro; a causa dell’altezza non riusciva a ritrovarsi, se non in quel neonato mondo delle passerelle. Venne notata quasi per caso, narrano le sue biografie e alcune interviste, ma fu l’inizio di una professione che le donò l’occasione di viaggiare.
E le portò nuovi percorsi professionali, anche nel cinema qui in Italia quando la sua celebrità e la sua avvenenza – divenuta davvero rappresentativa di un settore in enorme espansione – solleticarono le fantasie dei fratelli Vanzina che intuirono il suo potenziale davanti alla cinepresa, oltre che all’obiettivo.
Sbarcata nel Belpaese, insomma, per Carol Alt fu il successo, complice quel cinema leggero e vivace – ma mai falso – dei fratelli Vanzina, che le diedero ruoli che narravano quel decennio di meravigliosa notorietà. Tutto incominciò con Via Montenapoleone, qui in Italia.
Ayrton Senna, un mito della Formula Uno
Ayrton Senna, invece, quando si conobbero era già il mito Senna: il pilota di F1 tre volte campione del mondo (1988, 1990, 1991), in un’era dominata dai brasiliani e da un circus ancora poco sicuro, rispetto agli standard odierni con halo a sigillare i piloti.
Senna viene descritto – dai suoi biografi – come un uomo modesto, compito, molto borghese per estrazione e di una discrezione anomala nonostante i successi. Inoltre all’allegria e alla spensieratezza abbina una certa malinconia, che spesso è ricordata come un tratto del suo temperamento. Lui che aveva scelto di assecondare la sua passione inarrestabile per i motori, per la F1 quando avrebbe potuto dedicarsi agli interessi di famiglia che amò e tutelò sempre, anche scegliendo di gareggiare con il cognome della madre.
L’incontro tra Ayrton Senna e Carol Alt
Si incontrarono, il pilota e la modella, a Milano per via degli impegni del marito di Carol, il giocatore di hockey sul ghiaccio dei New York Rangers, Ron Greschner. Non lo conosceva affatto, Carol Alt che pure aveva sposato uno sportivo con il quale viveva un matrimonio di alti e bassi.
Nelle ricerche effettuate negli archivi fotografici delle agenzie, le foto che li vedono assieme sono pochissime e limitate a un evento celebre a Milano, negli anni del loro amore, al Principe di Savoia e una comparsata al Grand Prix della TV.
Carol Alt e Ayrton Senna in una delle poche foto ancora rintracciabili
Senna unico, vero amore
A distanza di decenni dal loro primo incontro, dalla loro relazione di fatto negata e segreta, eppure nota, la modella è tornata a confidare le traversie di quel sentimento in un’intervista rilasciata a Verissimo, il 25 marzo 2023.
Quella storia è stata tenuta segreta, dal 1990 fino alla morte di Magic, nel tragico incidente di Imola del 1994. Per l’intera durata di quella relazione, l’attrice e modella è stata sposata col giocatore di hockey su ghiaccio dei New York Rangers Ron Greschner, sposato 7 anni prima, nel 1983:
“Io con lui ho conosciuto l’amore vero, solo che la nostra non era una relazione ufficiale perché io all’epoca ero sposata. Se Ayrton non fosse rimasto vittima di quel terribile incidente, sono sicura che tra noi sarebbe potuta durare per sempre. Ero vicina a lasciare mio marito per stare con lui”.
Carol Alt e Ayrton Senna in una rarissima foto a un evento pubblico
Il primo incontro
Quando il campione di automobilismo fu presentato a Carol, la modella pensò che fosse il driver, ovvero l’autista. Il marito dell’attrice era partito poco prima, dopo una lite furiosa.
Da quel primo incontro e la prima cena furono inseparabili:
“Non sapevo chi fosse, a una sfilata i fotografi mi chiesero di fare qualche scatto con lui, mi disse che era un driver e pensavo che fosse l’autista. Era molto più basso di me, mi batteva il cuore, d’istinto mi sono tolta i tacchi. Lui ha sorriso e ha detto: “grazie”. Io: “No problem”. Ero sposata. Mi colpì la sua sensibilità, nessun ragazzo prima di lui mi aveva parlato di Dio e della Bibbia. Mi disse: dobbiamo sbrigarci, non abbiamo molto tempo”, ha dichiarato Carol in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
La tragica morte di Senna il 1° maggio ad Imola
Furono quattro anni quasi di amore vero (tra il 1990 e il 1994), segnati dal lavoro e dagli impegni reciproci, ma altrettanto allegri e gioiosi per come li descrive la stessa modella nelle interviste che seguirono, a distanza di decenni e dal drammatico incidente sul circuito di Imola.
“Sapeva di fare un mestiere pericoloso. Quando morì ero in Florida per una serie tv, ricordo tutto, la mia stanza d’albergo, com’ero vestita… Mi buttai nel lavoro”.
Il giorno dopo, decise di lasciare definitivamente suo marito e di dedicarsi solo alla sua professione. A 60 anni passati e a decenni di distanza dal quella tragedia che segnò la sua esistenza e quella dei cari del pilota diventato mito, il vuoto lasciato da Senna è ancora indefinibile.
Carol Alt in una sfilata risalente al 2000 di Marina Spadafora
Il ricordo indelebile e le dediche su Instagram
Incolmabile, tant’è che anche recentemente Carol Alt continua a chiamare Ayrton “l’amore della mia vita”.
Su Instagram, Carol oggi che non vi alcuna premura e attenzione nel proteggere quel rapporto e condivide di tanto in tanto ritratti di quell’epoca felice e clandestina, 30 anni dalla sua morte. Un modo per rinnovare una promessa e ringraziare di quegli anni insieme. Nonostante sia “il mio unico rimpianto”, come ha ammesso con un misto di rammarico e cruda consapevolezza su un tempo che non potrà tornare ma che l’accompagna, comunque. E stavolta lo può ammettere senza alcuna reticenza.