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WTA 500 Berlino, che botta per Jasmine Paolini! Crolla contro Ons Jabeur, adesso Wimbledon fa più paura

Comincia malissimo la stagione sull'erba di Jasmine Paolini, che a Berlino viene sconfitta senza difficoltà da Ons Jabeur. La marcia d'avvicinamento a Wimbledon è tutta in salita

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Il campanello d’allarme risuona forte e chiaro: Jasmine Paolini cede senza appello al debutto nel WTA 500 di Berlino, primo (e unico) appuntamento di avvicinamento a Wimbledon, e adesso anche il ranking fa più paura, pensando alla “cambiale” che la giocatrice toscana dovrà scontare proprio sul sacro prato londinese. Ons Jabeur sull’erba si dimostra ancora una volta un osso troppo duro per la numero uno del tennis italiano, battuta 6-1 6-3 e apparsa decisamente fuori dalla partita, oltre che tutt’altro che a proprio agio sulla superficie.

Jabeur indomabile: 16 palle break concesse da Paolini!

Già due anni fa a Eastbourne la tunisina aveva avuto ragione di Jas, che pure aveva vinto gli ultimi tre precedenti, giocati tutti tra terra e cemento (l’ultimo a Roma un mese fa). Stavolta però non c’è stata veramente storia: troppi errori non forzati per l’azzurra, che ha quasi “doppiato” la rivale (24 contro 13) e soprattutto non ha saputo dare risposte adeguate con il proprio servizio, subendo fortemente la pressione della Jabeur in risposta.

Eloquente il dato delle palle break concesse: ben 16 quelle avute a disposizione dalla nordafricana, che se n’è fatta bastare 4 per indirizzare il match sui binari desiderati, con la sola avuta a disposizione da Jasmine, prontamente annullata.

Già il primo game dell’incontro ha fatto capire che questa non sarebbe stata giornata: 11’ di battaglia per vedere comunque prevalere la tunisina, che strappando immediatamente la battuta a Jas ha cominciato a imprimere il proprio marchio sulla partita. Con altri due break nel quinto e nel settimo gioco Jabeur s’è stesa un tappeto rosso ai piedi, anche se nel secondo set c’è stata un po’ più di battaglia, con Paolini che ha avuto una palla break per portarsi avanti nel punteggio nel terzo gioco, salvo poi perdere di nuovo il servizio nel quarto game. A quel punto non c’è stato molto altro da fare: l’82% di punti ottenuti con la prima dalla Jabeur ha fatto tutta la differenza del mondo.

Il vero problema è la “cambiale” di Wimbledon da 1.300 punti

Detto che in classifica il rischio di scivolare nell’immediato oltre la quinta posizione è più che reale, il problema vero per Jasmine è rappresentato ora da quei 1.300 punti che dovrà difendere a Wimbledon, che rischiano di rispedirla in coda alla top 10.

L’inversione di tendenza già ammirata al Roland Garros, quando l’eliminazione era arrivata al quarto turno per mano di Elina Svitolina, rischia adesso di essere arrivata a un punto decisamente più preoccupante: tolta la cavalcata dello scorso anno a Wimbledon, chiusa soltanto in finale contro Barbora Krejcikova, Paolini non ha mai vinto in carriera più di due gare sull’erba, e questo forse spiega anche perché, opposta a un’avversaria tosta come Jabeur, abbia faticato tanto a trovare le giuste contromisure. Il momento non è dei migliori, ma la magia del Championship magari saprà rilanciare Jas dopo la brutta battuta d’arresto.

Eppure Furlan “crede” nella sua ex giocatrice

Stridono un po’ con quanto visto contro la tunisina nel debutto fugace di Berlino le parole dell’ex allenatore di Jasmine, vale a dire Renzo Furlan. “Jas ha imparato a giocar bene sull’erba, si muove in modo eccellente sia in orizzontale sia in verticale. È molto veloce, ha migliorato il modo in cui impatta la palla.

Anche contro avversarie che servono forte o comunque spingono molto, Jasmine ora riesce a incontrare meglio la palla, resta più vicina alla riga e perde meno campo. In più è bravissima a velocizzare e a muovere la palla, qualità sempre molto importanti sull’erba. A Wimbledon nel femminile ci sono tante giocatrici che possono vincere. Jasmine fa parte di quel gruppo e può dire la sua“.

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