Il Barcellona vive “una situazione drammatica” dal punto di vista finanziario. Lo spiega il presidente Joan Laporta.
“La prima cosa fatta appena si è insidiata la nuova dirigenza è stata chiedere un prestito ponte di 80 milioni di euro, altrimenti non avremmo potuto pagare gli stipendi. C’è stata un’errata politica sui salari della squadra che ha fatto molti danni: i giovani avevano contratti brevi e i veterani avevano contratti lunghi. C’erano problemi anche al Camp Nou, per risolverli abbiamo speso 1,1 milioni e grazie a questi soldi abbiamo potuto riaprire lo stadio.
Non c’era denaro, ci è voluto un rifinanziamento da 560 milioni, all’1%. Abbiamo perdite per 468 milioni, l’impatto del Covid ne ha causate per 91 milioni. Il Barcellona ha un patrimonio netto negativo di 491 milioni, è una situazione delicata che ci ha costretti a lavorare con i revisori appositi per dimostrare ai nostri creditori di poter andare avanti con noi. Il debito bancario è salito a più di 600 milioni”.
Ecco allora che il gesto di tagliarsi una parte importante dello stipendio da parte del nuovo capitano dei blaugrana Gerard Piqué, assume ancora più importanza. Nei prossimi giorni altri senatori molto probabilmente andranno incontro alle esigenze delle casse del club, facendo lo stesso del difensore.