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Barcellona, Lionel Messi saluta il Camp Nou: le parole di addio

E' arrivato il momento della conferenza stampa di addio al Barcellona di Leo Messi, che lascerà la Catalogna dopo 21 anni di militanza. Ecco le sue parole.

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Il momento che ogni amante del calcio non avrebbe mai voluto vedere, alla fine è giunto. Lionel Messi, forse il più forte giocatore della storia di questo sport, dice addio al Barcellona dopo oltre 20 anni di militanza in cui ha vinto letteralmente ogni cosa che poteva vincere. 

Un Messi visibilmente commosso entra in sala stampa per dire addio al club della vita. Assieme a lui anche tutta la sua famiglia al completo: dalla moglie Antonella Roccuzzo ai figli, i Messi ovviamente sono tutti in prima fila. Ci sono anche mister Koeman, leggende del passato come Xavi e Puyol ma anche calciatori della rosa attuale come Piqué, Ter Stegen e De Jong. La prima parte della conferenza è un lungo, quasi solenne addio di Leo alla squadra che lo ha fatto diventare grande. Queste le sue parole:

“Buongiorno. Non so se riuscirò a parlare oggi. In questi ultimi giorni ho pensato molto, ero bloccato e non sapevo cosa avrei potuto dire. Per me questo addio è veramente difficile dopo aver vissuto qui tutta la mia vita. Non ero pronto. Lo ero l’anno scorso, dopo il burofax. All’epoca sapevo cosa dovevo dire, ma oggi no. Ero convinto di continuare la mia carriera al Barcellona, questo era quello che più volevo. Ho sempre voluto restare al Barça, a casa mia, e godermi la vita meravigliosa in questa città. Sono arrivato qui quando ero solo un ragazzino, a 13 anni. Dopo 21 anni me ne vado con mia moglie, con tre figli catalani-argentini e non posso essere più orgoglioso di così per quello che ho fatto a Barcellona. Sono sicuro che un giorno torneremo, ne sono convinto. Ringrazio tutti per ciò che ho vissuto qua, ho sempre cercato di comportarmi con umiltà e rispetto. Spero che vi resti questo di Lionel Messi, oltre a quello che si è visto sul campo. Ho vissuto momenti bellissimi, anche momenti brutti, ma questi mi hanno fatto crescere e mi hanno reso quello che sono oggi. Ho dato tutto per questo club, per questa maglia, dal primo all’ultimo giorno. Ringrazio l’affetto che mi ha dato sempre la gente, mi sarebbe piaciuto congedarmi in un altro modo e non ho mai immaginato un addio così. Avrei voluto salutare i tifosi al campo, sentire la vicinanza del pubblico blaugrana per l’ultima volta. I tifosi mi sono mancati tanto durante questa pandemia”.

Finita la “lettera” della Pulga, seguita da circa un minuto di ovazione vera e propria, iniziano le domande dei giornalisti. La prima domanda è sul momento più bello vissuto a Barcellona:

“È molto difficile scegliere un momento. Ho vissuto tanti anni qua, tanti momenti positivi e negativi. È complicato, ma forse citerei il debutto, ovvero quando tutto è iniziato. Il mio sogno lì è diventato realtà. Quello che è venuto dopo è stato meraviglioso”.

Poi si passa ad una domanda relativa alla trattativa per il rinnovo saltata. Perchè non si è riusciti a trovare un accordo nonostante l’evidente amore che lega Messi al Barca?

“Ha già detto tutto Laporta. Era tutto accordato, ma per la questione de LaLiga non si è potuto mettere nero su bianco. Niente più di questo. Avevamo tutto accordato, ma non abbiamo potuto firmare […] Io ho fatto tutto il possibile, Laporta ha detto che il rinnovo non è arrivato per una questione legata a LaLiga. Ho sentito tante cose che sono state dette su di me, ma io volevo restare e ho fatto di tutto”.

La domanda che tutti aspettavano è quella relativa alle indiscrezioni che vogliono Leo al PSG:

“Il PSG è una possibilità. In questo momento non ho chiuso con nessuno. Vari club si sono interessati a me dopo il comunicato del Barcellona, ma non c’è niente di chiuso. Stiamo parlando, è ovvio”.

Messi appare davvero confuso e provato da tutta la situazione e da un addio evidentemente molto sofferto, e forse anche la prospettiva di cambiare radicalmente vita forse lo spaventa un po’:

“Sono bloccato, ancora non riesco a credere di dover lasciare questo club e questa città, cambiando completamente vita. Ho vissuto 16 anni in prima squadra, per me sarà sempre la stessa cosa. Ora devo riniziare da zero e ripartire, sarà un cambiamento duro per me ma soprattutto per la mia famiglia. So però che ci adatteremo […] Il Barcellona ha una grandissima squadra, continueranno sicuramente ad arrivare altri giocatori. I calciatori passano, il club resta ed è sempre la cosa più importante. La gente si abituerà. All’inizio sarà strano, ma qui ci sono buoni calciatori, una grande rosa… Tutto si risolve col tempo […] Sento tristezza perché lascio il club che amo. Non mi sarei mai aspettato questo momento oggi, perché non ho mai mentito e ho detto sempre la verità. L’anno scorso volevo andarmene, questo no. Per questo motivo sono triste”.

Le domande sul contratto poi continuano a susseguirsi, ma uno dei giornalisti lancia un’ipotesi molto romantica, ovvero salutare il Barcellona in una giornata al Camp Nou assieme a tutti i tifosi:

“Per il contratto eravamo tutti convinti di farcela. Per questo era tutto accordato, non sembravano esserci problemi e con la gente siamo sempre stati sinceri. Io non ho ingannato nessuno, ho già spiegato perché non è arrivato il nuovo contratto coi blaugrana […] Sul Camp Nou chiaramente sì, me sarebbe piaciuto farlo già adesso. Io per questa gente farei di tutto, mi piacerebbe ricevere l’omaggio dei tifosi al Camp Nou”.

I problemi di questa trattativa sono stati fondamentalmente due, ovvero l’enorme debito del Barcellona e le regole di Salary Cup imposte dalla Liga:

“Con Laporta siamo stati a mangiare insieme e dopo quella cena ero abbastanza convinto che avremmo trovato una soluzione, che sarei potuto restare al Barcellona. Il mio contratto non è mai stato un problema […] (E su Tebas, presidente della Liga) Non so cosa vorrei dirgli, so solo che non sono potuto restare al Barcellona per il debito del club e per la questione de LaLiga. A Tebas non ho mai detto nulla e oggi non ho nulla da dire. Ci siamo incrociati tante volte e salutati cordialmente, non ho alcun problema con lui”.

Ora il punto sarà capire gli obiettivi reali di Messi per il Post-Barcellona:

“Voglio continuare a competere ad alti livelli e vincere titoli. Ho visto Dani Alves vincere la medaglia olimpica col Brasile e voglio seguire i suoi passi, sono vicino. La mia intenzione era restare, non è potuto succedere e ora devo cercare una nuova strada”. E sulla foto che lo ritraeva in vacanza coi giocatori del PSG ci tiene a specificare: “Ci siamo ritrovati tutti, ero a Ibiza con i miei amici Di Mario e Paredes ed è venuto anche Neymar. Poi si è aggiunto Verratti. Mi hanno detto di trasferirmi al PSG con loro, ma era solo uno scherzo e una casualità. A quella foto si è data un’importanza che non aveva”.

Infine, una domanda sullo stipendio del Campione argentino: c’era la possibilità di fare di più?

“Avevo abbassato del 50% il mio stipendio, ma questo non era sufficiente. Ho letto che il Barcellona mi avrebbe chiesto di tagliarmi lo stipendio di un altro 30%, ma questa non è la verità. Si dicono tante cose che non sono vere purtroppo”.

Termina dunque una vera e propria era calcistica, con Messi che continuerà a dipingere calcio da un’altra parte, ma sempre con la stessa magia. 

Auguri Leo!

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