E’ un momento di grande tensione per i tifosi dell’Inter. L’ormai prossima cessione di Romelu Lukaku ha gettato nello sconforto i fan della squadra campione d’Italia che ora si devono leccare le ferite e ripartire in vista della prossima stagione. Il club è già al lavoro per fornire a Simone Inzaghi il sostituto del belga anche se per chi prenderà il suo posto non ci sarà un complice semplice da affrontare.
Il paragone Donnarumma-Lukaku è un caso
Ad alzare ancora di più i toni, in maniera forse involontaria, ci pensa il giornalista e tifoso dell’Inter, Fabrizio Biasin che dal suo account Twitter prova a fare un’analisi della situazione tirando in ballo anche il Milan: “Due squadre della stessa città hanno perso due dei loro giocatori più importanti, una squadra ha incassato 185 milioni, l’altra zero. I dirigenti della squadra che ha incassato zero sono un esempio da seguire, quelli che hanno incassato 185 sono dei pirla”.
Poi il giornalista prova a spiegare meglio il suo pensiero sulla vicenda: “Cosa poteva fare Maldini per Donnarumma? Secondo me poco. Per Calhanoglu? Sicuramente di più. L’Inter poteva incassare più di 185? Boh forse, ma è una bella cifra. Per intenderci il tweet non è contro Maldini, ma contro quelli che bravi di qua e pirla di la”.
I social si scatenano: “Siete alla follia””
Il tweet di Biasin scatena una vera e propria polemica sui social. Il comportamento della presidenza dell’Inter non è andato giù innanzitutto ai suoi tifosi, ed il paragone con il Milan e la gestione del caso Donnarumma sembra molto forzato. Alessandro risponde: “Le due squadre della stessa città nel loro cammino hanno incontrato persone poco chiare, dalla menzogna facile. Una squadra, pure senza percepire una euro se n’è disfatta, l’altra lo ha ancora come presidente”. Contro il giornalista si scagliano tanti tifosi del Milan: “Ci sono milanisti che apprezzano Biasin perché un paio di volte l’anno fa tweet buonisti. Ma le persone si misurano non nella munificenza quando le cose vanno bene, bensì nella dignità quando le cose vanno male”.
Mentre Salvatore prova a spiegare la situazione da un altro punto di vista: “Il Pirla è chi fa il passo più lungo della gamba. Zhang l’ha fatto, così come tanti altri. Vincere uno scudetto non giustifica più investimenti che poi non sei in grado di sostenere. I tempi sono cambiati, il problema è che ci sono dirigenti che non lo hanno ancora capito”. Mentre Giulio prova a chiudere la questione: “Il discorso è impeccabile, c’è solo una piccola differenza: a voi quei 185 milioni servono per non chiudere baracca”.