L’ultimo genietto della cantera che ha strappato un contratto eccezionale, nel senso che irrompe con una clausola da un miliardo di euro (caso senza precedenti, ribadiamolo), si chiama Pedro González López meglio noto come Pedri. Un nome di campo che, poi, è un soprannome, un appellativo, una sintesi di come e quanto in sé il campione sa essere riconoscibile, unico. Come lo sono stati Cristiano, Leo o Xavi ai quali basta questo per richiamare alla memoria dei tifosi le prodezze che sono stati in grado di produrre.
- Pedri: le sue origini
- La famiglia di Pedri e il legame con Tenerife
- Pedri: il passaggio decisivo a Las Palmas e il provino con il Real
- Il trasferimento di Pedri al Barcellona e l'esordio
Pedri: le sue origini
Pedri, classe 2002, gioca a centrocampo nel Barcellona post rivoluzionario che da decenni attinge alla propria scuola per individuare, formare e lanciare nuovi talentuosi capolavori del calcio spagnolo e non solo. Come diede una possibilità straordinaria a Leo Messi e alla sua famiglia, Il Barcellona ha individuato in un giovanissimo Pedri, il ragazzino su cui puntare.
Eppure, nonostante un tifo palese per la squadra catalana della sua famiglia che vive ancora oggi sull’isola di Tenerife a Santa Cruz, il suo destino poteva non essere quella della maglia blaugrana come, invece, è stato.
La famiglia di Pedri e il legame con Tenerife
Pedro Gonzalez Lopez è nato a Tegueste, piccolo centro di circa 11.000 abitanti a Tenerife. Nato dopo il Mondiale del 2002, è cresciuto in una famiglia di grandi appassionati di calcio e di fede catalana, che gestisce ancora oggi un ristorante, il Tasca Fernando, che figura tra le mete predilette secondo TripAdvisor e dove si è celebrato, risultato dopo risultato, il successo del Barcellona.
Il padre di Pedri, Fernando Gonzalez, oggi lavora nell’attività di famiglia e si dedica al ristorante-bar che è il fulcro della vita familiare; nel suo passato c’è il calcio e non solo da tifoso, perché il papà aveva avuto l’occasione di mettersi alla prova. Giocava da portiere, ma senza il talento e la continuità di suo figlio.
Il ragazzino, infatti, già all’epoca del settore giovanile della squadra locale, la Juventud Laguna, dimostrava un talento senza paragone rispetto ai suoi coetanei e nel 2015 intraprende un percorso che lo condurrà alla realizzazione di un sogno, che condivide con la sua famiglia. L’allenatore della Juventud, Ayoze Hernandez, ha allenato Pedri durante il suo ultimo anno, prima del passaggio al Las Palmas nel 2018.
Pedri era un caposaldo della Juventud, che aveva individuato nel centrocampista senza esagerare il suo Iniesta: nelle interviste rilasciate dall’allenatore dell’epoca e da parte di chi lo ha intercettato nei primi anni, emerge il grande spirito di sacrificio e di dedizione di questo classe 2002, a 18 anni già al Barcellona.
Pedri: il passaggio decisivo a Las Palmas e il provino con il Real
Quando Pedri passa al Las Palmas, lo ha acquistato nel maggio 2018 per aggregarlo alla formazione Under 18, si palesa in maniera inequivocabile la volontà di diventare un professionista: così si presenta una grande occasione, ovvero una settimana di prova al Real Madrid a febbraio, in seguito a un blitz. Ma le cose non vanno bene e la cosa con il Real rimane sospesa così.
Con il rientro a Las Palmas, Pedri ha firmato il suo primo contratto professionistico e, ancora una volta, si è rifatto vivo il Real Madrid. Mel, cresciuto calcisticamente nell’accademia La Fabrica di Madrid, era ancora in contatto con alcuni dei suoi vecchi amici di allora ma non ha seguito il suggerimento sul ragazzino, lasciandolo al Barcellona. Agli albori pare fosse stato proposto anche al Milan, ma non se ne fece nulla.
Il trasferimento di Pedri al Barcellona e l’esordio
Al club catalano è stato sufficiente appena 5 milioni di euro a settembre 2019, con clausole inserite fino a una cifra complessiva di 30 milioni di euro, per aggiudicarsi questo talento che – a ben guardare – si è rivelato uno dei migliori investimenti degli ultimi dieci anni per il Barca.
Contrariamente al percorso tradizionale che si riserva a un giovane talento, Pedri viene trattenuto per scelta: il centrocampista, pur essendo ancora acerbo, viene ritenuto già un titolare in prospettiva. Fa il suo esordio a soli 17 anni contro il Villarreal, gara che il Barcellona vince per 4-0.
Il tanto criticato Koeman ha il merito di aver cresciuto e pasciuto, fatto esordire a 17 anni e 10 mesi Pedri che a 18 anni e qualche mese è già considerato un fenomeno al pari di Ansu Fati, altro gioiellino della cantera catalana e del grande Barcellona. E su quella clausola, meritoria di così tani ricami, si gioca tantissimo anche del capitale di questo ragazzino di Tenerife che oggi vale circa 80 milioni.
FAQ
- Chi è Pedri?
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Pedri è Pedro Gonzalez Lopez, nuovo fenomeno classe 2002 del Barcellona
- A quanto ammonta la clausola del contratto di Pedri con il Barcellona?
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La clausola inserita nel contratto è pari a un miliardo
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