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Basket LBA 16a giornata: Trieste non è più una sorpresa. Venezia stende Milano, risalgono Pistoia e Napoli

L'analisi della 16a di LBA. Si riforma un terzetto in vetta, con Brescia raggiunta da Trapani e Trento. Trieste è la squadra del momento, vola anche la Reyer che batte Milano

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Provate a parlarci voi, adesso, con Trapani. Affamata come solo gli squali sanno essere: l’ennesima W stagionale (la 12esima in 16 partite) consente agli Shark di volare in testa appaiando Brescia e Trento, ma soprattutto conferma una volta di più l’attitudine della formazione siciliana a voler davvero competere fino in fondo per il grande obiettivo. Ma in fondo che questa sia una stagione abbastanza strana per la LBA non è un mistero: si ferma di nuovo Brescia, rallenta una volta di più Milano, crolla per la quinta giornata consecutiva Reggio Emilia. Con Trieste che è l’altra grande sorpresa, atterrata lassù nei piani alti con licenza di volerci restare davvero.

Trieste ormai non gioca più a nascondersi

Trieste che a Reggio Emilia ha vissuto un sabato sera quasi “surreale”, tanto arrendevole e senza nervo è sembrata la creatura di Priftis. Dal quale ha ereditato il testimone come squadra più calda della lega, cosa che fino a un mese fa Reggio aveva fatto alla perfezione. Uthoff e Brown per una sera hanno concesso persino la “libera uscita” a Valentine, che non s’è dovuto dannare l’anima come suo solito e ha potuto giovarsi dei 40 punti segnati dai compagni (Uthoff tutti e 18 nel primo quarto, tra cui i 10 del clamoroso 10-0 iniziale).

Trieste alla final eight di Coppa Italia rischia di diventare la vera mina vagante della competizione: è una neopromossa tanto quanto Trapani, ma ha saputo trovare in fretta l’alchimia giusta, consentendo a coach Christian di incidere da subito e issandosi in una posizione privilegiata con vista anche sui play-off. E offrendo sempre una pallacanestro ariosa e divertente, cosa che a certe latitudini non è mai così scontata.

Pistoia, chi si rivede: Rowan stende Varese

Se elogiare Trapani ormai è diventata la regola (Justin Robinson MVP della sfida praticamente mai in discussione contro Scafati, sempre più in crisi), e se la vittoria di Tortona a Brescia (super Baldasso da 24 punti) tutto sommato rientra alla voce “cose possibili”, Pistoia era da un po’ che mancava dal radar delle buone notizie. Contro Varese però l’Estra è tornata a fare la voce grossa: partita super di Rowan, autore di 23 punti (8/10 in area), ma partita super anche per Forrest (18 punti con 4/8 dall’arco) e al gregario Silins, che sembra ormai essersi adattato bene negli automatismi dei toscani (15 punti, 2/2 dal tre e tante cose fatte bene).

La vittoria su Varese ha rilanciato Pistoia che adesso può affrontare con un pizzico in più di sicurezza e serenità i prossimi appuntamenti, a cominciare dalla sfida in programma a Trapani domenica prossima. Sulla carta è l’incrocio più ostico, ma in un campionato dove le sorprese sono sempre dietro l’angolo, occhio a dare tutto per scontato.

Milano è stanca e Venezia non perdona. Napoli risale

L’ha scoperto una volta di più anche l’Olimpia Milano, e sempre a proprie spese: le fatiche di Eurolega ancora una volta hanno presentato il conto, con Venezia che ne ha approfittato mirabilmente in una partita che è rimasta in bilico fino a una manciata di minuti dalla fine, con la Reyer brava a sfruttare appunto la stanchezza degli uomini di Messina. Anche perché con un Ennis da 4/6 da tre (20 punti di serata) era difficile chiedere di meglio: al Taliercio è stata festa grande, con i dolori di un’annata sin qui piuttosto complicata dimenticati e la zona play-off tornata a una sola partita di distanza dopo aver infilato la quarta vittoria consecutiva.

a un segnale forte l’ha mandato anche Napoli, rimessasi in carreggiata in ottica salvezza grazie a un redivivo Erick Green da 24 punti (10/13 dal campo) per spazzare via Sassari, dove Bulleri ha incassato la fiducia per restare fino a fine stagione, ma dove la classifica (per ora) continua a rivelarsi abbastanza indigesta, complice il terzo stop di fila.

Stasera chiudono Bologna-Cremona, che hanno entrambe tanti motivi per provare a sprintare. Anche se la Virtus deve badare più agli infortuni (oltre a Clyburn, anche per Zizic si prevede un lungo stop: l’ex Hornets, Spurs e Pelicans Devonte Graham l’ultima idea) che al resto.

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