Meo Sacchetti è stato il regista di un miracolo sportivo. L’Italbasket si è qualificata alle Olimpiadi di Tokyo battendo nell’ultimo match del preolimpico la Serbia. Un successo meritato e probabilmente in parte inatteso vista la qualità del roster serbo.
In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello sport il coach della Nazionale italiana racconta l’emozione di aver raggiunto un traguardo così importante: “Ho dormito poco, certo. Per la voglia di tornare a casa e per l’orgoglio di quello che abbiamo fatto. Bastava vincere di un punto e invece abbiamo dominato in Serbia. Vedere i ragazzi giocare in quel modo mi ha reso felice“.
Un successo importante che merita un festeggiamento speciale: “A 67 anni mi farò un tatuaggio celebrativo. Non è il mio pane, mi devo preparare psicologicamente, ma lo farò. Magari colorato. Ho giocato due Olimpiadi e mia moglie si chiama Olimpia. Un presagio“.
Sulle qualità dei suoi Sacchetti non ha dubbi: “Stiamo migliorando. Quest’anno abbiamo avuto diversi italiani protagonisti. Tonut, mvp del campionato. Ricci e Pajola decisivi nello scudetto della Virtus. Ma è indubbio che Polonara, Fontecchio e Vitali siano migliorati tantissimo giocando all’estero“.