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Basket NBA, Holiday nel mirino di Miami e Philadelphia: la trade Lillard crea l’effetto domino

La “blockbuster trade” che ha portato Dame Lillard a vestire la maglia dei Milwaukee Bucks crea un effetto a catena con Portland che sembra intenzionata ad ascoltare le offerte per Jrue Holiday

Ultimo aggiornamento:

Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Una trade destinata a far discutere e a cambiare il panorama NBA nella prossima stagione. Damian Lillard ai Milwaukee Bucks è una mossa destinata a creare sconvolgimenti nel microclima NBA, dove un solo tassello che si sposta rischia di creare un effetto domino in tutta la lega. E i primi ingranaggi sembrano già mettersi in movimenti quando mancano ormai poche settimane dall’inizio della nuova stagione.

Bucks, che rivoluzione: Lillard cambia tutto

La scelta dei Milwaukee Bucks di schiacciare il pulsante “rivoluzione” non se l’aspettava nessuno. La franchigia del Wisconsin nel corso degli ultimi anni è sempre stata consistente nelle sue decisione e mandar via un giocatore come Jrue Holiday che solo qualche giorno fa aveva rivelato la sua intenzione di giocare fino a fine carriera con i Bucks, ha lasciato tutti a bocca aperta.

Giannis Antetokounmpo e compagni dovranno fare a meno del miglior difensore sugli esterni della Lega, oltre che di un giocatore capace di fare da secondo e anche terzo violino, ma all’occorrenza mettere 30 punti a referto. Si punta tutto sul tiro da 3 di Damian Lillard, mettendo in conto che si pagherà qualcosa sotto il profilo difensivo.

Portland mette Holiday sul mercato

Effetto domino si diceva con Portland che tiene le porte aperte per nuove trade. La franchigia dell’Oregon ha un core molto giovane: ha scelto con la seconda assoluta all’ultimo draft un giocatore di grande potenziale come Scoot Henderson, crede nella crescita di Shaedon Sharpe ed ha confermato da Anfernee Simons. E’ una squadra proiettata al futuro con l’arrivo di DeAndre Ayton sotto canestro che viene considerato a metà tra la voglia di ritrovare una prima scelta assoluta e la possibilità di rivalutarlo e metterlo ancora sul mercato.

In questo contesto un giocatore di 33 anni come Jrue Holiday sembra entrarci veramente poco, rischierebbe di togliere spazio e possibilità di crescita ai giovani e quindi sembra destinato a finire ancora una volta sul mercato.

Miami e Philadelpia: l’Est si accende di nuovo

La mossa che ha spedito da Ovest a Est Damian Lillard rischia di far scivolare l’asse delle probabilità a favore dei Bucks. Milwaukee in realtà era già nella lista delle contender prima della trade che portato “Dame” in Wisconsin ma l’arrivo di un giocatore di quel calibro non passa inosservato per le rivale di Conference.

La grande delusa, inutile nasconderlo, è Miami. Gli Heat erano considerati la gran favorita, se non l’unica, per mettere le mani su Damian Lillard ma il braccino corto di Pan Riley stavolta non ha pagato. Gli Heat hanno una squadra in “win mode”, l’età media rivela che si tratta di un progetto arrivato alle ultime scintille e dunque rimanere fermi potrebbe essere controproducente.

Jrue Holiday potrebbe dunque diventare un obiettivo concreto, forse non il tassello ideale in una squadra che nel tiro da 3 non eccelle, ma parliamo di un giocatore tra i migliori della lega e con attitudine alla giocata vincente: caratteristiche che in Florida apprezzano da sempre. Ma occhio anche ai Sixers. Philadelphia ha solo rimandato il problema Harden e potrebbe mettere su il pacchetto giusto per arrivare a Holiday, che sembra fatto con il sarto per giocare con Embiid e Maxey.

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