Prima Santopadre poi Roig: la seconda parte della carriera di Matteo Berrettini si sta dimostrando più tumultuosa del previsto per il tennista romano che ha deciso per il secondo cambio di allenatore nel giro di poco più di un anno, segno che le cose non hanno preso la direzione che avrebbe voluto o sperato.
- Berrettini: la seperazione da Roig
- Berrettini-Roig: storia di un amore mai nato
- Dopo Santopadre, nuovo cambio per The Hammer
Berrettini: la seperazione da Roig
L’annuncio di Matteo Berrettini arriva a mezzo social con il tennista romano che rivela di aver deciso di intraprendere una nuova direzione. Un annuncio scarno che non ha neanche sorpreso tanti tifosi del romano che non hanno mai visto questo rapporto sbocciare come avrebbe dovuto: “Ciao a tutti, volevo comunicare che io e Francisco Roig abbiamo deciso di interrompere il nostro rapporto professionale. Non posso che ringraziarlo per tutto il lavoro svolto quest’anno, l’impegno e i risultati ottenuti. E’ stata un’esperienza professionale che mi ha fatto crescere moltissimo sia in campo che fuori. Gli auguro il meglio per il futuro e gli faccio un grosso in bocca al lupo. Grazie”.
Berrettini-Roig: storia di un amore mai nato
La sensazione già da un po’ è che il rapporto tra Berrettini e Francisco Roig non sia mai completamente sbocciato. Il coach spagnolo era solo “part-time” membro del team del tennista romano al punto che la presenza ai tornei era quantomeno incostante e la sensazione è che non ci sia mai stata quell’unione che si sviluppa tra un allenatore e un giocatore soprattutto quando quest’ultimo cerca risultati importanti. Un rapporto che è durato circa un anno e che si conclude a poco più di un mese dalla fine della stagione, e lo stesso comunicato piuttosto scarno del romano lascia pensare che dietro ci possa essere un rapporto che non è diventato quello che entrambi speravano quando hanno deciso il percorso insieme.
Dopo Santopadre, nuovo cambio per The Hammer
E’ stata una stagione di alti e bassi quella di Matteo Berrettini, sono arrivati tre titoli in tornei minori, delle prestazioni di livello come quella a Wimbledon proprio contro Sinner o nel corso del torneo di Stoccarda (con la finale persa contro Draper) ma anche una mancanza di continuità. Di certo l’aspetto fisico e gli infortuni hanno giocato un ruolo importante anche nel 2024 e il romano non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato. Resta ancora una piccola porzione di stagione da giocare per provare ad arrivare nelle migliori condizioni al 2025 e agli Australian Open. Di certo dopo l’addio allo storico allenatore Santopadre, il secondo cambio nel giro di poco più di un anno testimonia la voglia di Berrettini di dare una scossa alla seconda parte della sua carriera. E la frustrazione mostrata ieri nel match con Khachanov può essere figlia di un’insoddisfazione che esisteva da un po’.