Una giornata all’opposto per Matteo Berrettini e per Lorenzo Musetti, da una parte un pomeriggio da dimenticare e da cui allontanarsi il prima possibile, dall’altra quello che dà una conferma con il toscano che dimostra di poter lottare alla pari con i migliori al mondo battendo Sasha Zverev.
- Berrettini: giornata da incubo
- Berrettini: la frase che racchiude la frustrazione
- Impresa di Musetti, ora la semifinale con Draper
Berrettini: giornata da incubo
Matteo Berrettini sperava di lanciarsi verso il finale di stagione e verso il 2025 già a partire del torneo di Vienna. La battaglia con Tiafoe ha dimostrato ancora una volta la sua qualità, la sua capacità di saper combattere e soffrire ma forse contro lon statunitense sono andate via tante energie dal punto di vista fisico e nervoso che oggi sul cemento della capitale austriaca non c’era. Che fosse una giornata difficile lo si è capito sin dai primi scambi con il romano apparso sempre leggermente in ritardo. Dall’altra parte Khachanov ha incassato e ringraziato conquistando il primo set con un netto 6-1. Un po’ meglio nel secondo per Matteo a cui però è sembrato mancare qualcosa nei punti chiave. E alla fine per il russo è arrivata la vittoria per 6-4.
Berrettini: la frase che racchiude la frustrazione
Nel corso del secondo set c’è decisamente più partita, Berrettini è avanti 4-3 e riesce a portare il game di servizio del suo avversario ai vantaggi. E’ l’occasione per riuscire a trovare il break e magari per dare un cambio netto all’inerzia del match ma il rovescio dell’azzurro in uno scambio molto combattuto finisce in rete. E in quel momento la frustrazione di “The Hammer” raggiunge il punto più alto, con Matteo che si lascia andare ad un’imprecazione piuttosto eloquente contro se stesso: “Sono un pezzo di m…a”. Da quel momento arriveranno tre game di fila per il suo avversario che chiude il match.
Impresa di Musetti, ora la semifinale con Draper
Pomeriggio decisamente più sereno per Lorenzo Musetti che a Vienna si regala un’impresa. Il toscano perde malamente il primo set contro Zverev, un match che sembra segnato. Ma l’azzurro dal secondo cambia marcia e comincia a giocare alla pari contro il numero 3 al mondo. Arriva prima la vittoria nel tiebreak e poi un terzo set che a tatti il toscano è riuscito anche a dare la sensazione di poter controllare il match. Un’affermazione importante, la seconda in stagione dopo la vittoria ai danni del tedesco a Parigi 2024. E ora per Musetti c’è la possibilità di provare a conquistare qualcosa di importante. La semifinale con Draper è un’occasione per rendere ancora più importante la sua stagione contro un avversario in grande crescita.