“Rossi c’è, Rossi c’è”. Così gridava Guido Meda quando il Dottore tagliava il traguardo per primo, in tante occasioni contro il rivale Max Biaggi. Il pilota romano, intervistato da La Gazzetta dello Sport, è tornato a parlare del rapporto con Rossi il giorno dopo il ritiro del 46: “Siamo stati rivali ancora prima di correre l’uno contro l’altro, e a pensarci bene, è assurdo. Perché la rivalità è tale quando due persone si sfidano sullo stesso piano e sullo stesso terreno, come tra noi all’inizio non era, non correvamo nella stessa classe, è stata molto forzata“.
Biaggi ha svelato quando la rivalità ha avuto inizio: “Io mi ci sono trovato dentro, però poi tutto questo si è tramutato in un duello che, sportivamente parlando, è durato fino alla fine della mia carriera. Ed è stato bello. Credo sia nato tutto quella sera al ristorante Campanella di Suzuka, in cui io mi sentii davvero provocato e reagii. Ero in tensione per il Mondiale, mi giocavo il quarto titolo di fila in 250, c’erano tante aspettative e quelle frasi, tutto quello che si disse quella sera, fu creato ad hoc. Poi negli anni abbiamo dato vita a tantissimi duelli“.
Battaglie senza esclusioni di colpi tra Rossi e Biaggi non sono certo mancate: “Ne abbiamo corse tante. E adesso che Rossi smette, penso che sportivamente parlando se ne va anche una parte di me – scrive Max Biaggi -. Lui era l’ultimo baluardo di una generazione spaziale, di piloti spettacolari. Quando giri pagina o cambi canale ti prendi quello che arriva, però allo stesso tempo sai anche quello che lasci, e quelli per gli appassionati di motociclismo sono stati anni fantastici. Però ho sentito che Stefania, la mamma di Valentino, mi ha invitato a cena a casa sua, che ci prepara i cappelletti. Aspetto l’invito“. Magari con Rossi a tavola, chissà.