L’Italia è chiamata a fermarsi e ad analizzare quello che sta avvenendo dal punto di vista arbitrale. La gara tra il Juventus e Atalanta ha messo di nuovo il problema al centro dell’attenzione: la regola del fallo di mano e la conseguente concessione o meno del calcio di rigore. Un problema che si sta facendo sempre più spinoso in serie A.
Regola sotto accusa
La gara tra Atalanta e Juventus ha riportato l’attenzione sull’argomento dopo che ai bianconeri sono stati concessi due penalty per due falli di mano. In molti hanno dato ragione all’arbitro, ma il problema rimane una regola di difficile interpretazione e soprattutto che penalizza in maniera eccessiva il lavoro dei difensori, il cui tocco di mano anche se involontario viene giudicato sempre con la massima punizione.
Il tweet di Biasin
Il giornalista Fabrizio Biasin è stato tra i primi a farsi promotore di questa battaglia sostenendo che così come è formulata la regola sul fallo di mano in area di rigore non funziona. Ora il giornalista mette a confronto anche i numeri: “37 rigori in più rispetto a un anno fa, nessuno come noi in Europa. In teoria è lo stesso sport con lo stesso regolamento per tutti i campionati, in pratica viviamo in un altro mondo. C’è qualcosa che non va”.
I numeri a confronto
E i numeri presentati anche dalle maggiori televisioni negli ultimi giorni sono davvero impietosi. Il numero di rigori in serie A è di 159 rispetto ai 122 della passata stagione (in 320 partite). In Spagna i rigori sono 144 rispetto ai 137 dello scorso anno (su 357 partite). Negli altri campionati la discesa è stata netta, in Premier sono stati concessi solo 80 calci di rigore a differenza dei 103 dello scorso anno (350 partite), ancora più bassi i numeri della Bundensliga con 72 rigori concessi a differenza dei 91 dello campionato 2018/2019.
La reazione
Sono moltissime le reazioni sui social come Claudio: “Da sempre ho la mia teoria e non solamente per i falli di mano. Anche per falli in generale e cartellini. Chi non ha giocato a calcio difficilmente potrà capire il perché di certi interventi. Per un calciatore giocare con le mani dietro la schiena è roba da matti”. Molti tifosi incolpano gli arbitri che applicano il regolamento troppo alla regola senza usare il necessario buon senso, ma c’è anche chi difende la classe arbitrale italiana: “Anche in Premier dovrebbero darne di più se la regola è questa, invece interpretano a modo loro il regolamento. Chi sbaglia solo loro, non noi”.