Zvonimir Boban non è più un dirigente del Milan, ormai da mesi, ma il suo cuore rimarrà sempre rossonero. Ed infatti ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’ conferma di non avere rancore verso i colori rossoneri o verso l’attuale proprietà.
Parla a cuore aperto come sempre e su Zlatan Ibrahimovic svela un dettaglio non secondario sulla sua firma dello scorso gennaio. “Dopo il mercato estivo l’anno scorso ho dichiarato che ci servivano due giocatori di esperienza. Con Ibrahimovic e Kjaer, in più con la straordinaria esplosione di Rebic che è un vicecampione del mondo e un giocatore di buona esperienza, il Milan è diventato molto più maturo e sicuro di sé. Di conseguenza, quasi tutti i giocatori si sono trasformati in meglio. Comunque, per quanto riguarda Ibra avevo chiesto a febbraio di rinnovare il suo contratto perché avevamo con lui un gentlemen agreement: il patto era che, se non fosse stato sufficientemente in forma, avrebbe smesso da solo. Ecco, ero sicuro che non ci sarebbero stati problemi con lui, perché Zlatan è consapevole di sé stesso e del suo corpo. Però il rinnovo in quel momento non si è potuto fare, diciamo così”.
Il suo compagno di viaggio era Paolo Maldini, che attualmente è ancora al Milan. Boban non ha dubbi: lui deve restare. “Maldini dovrebbe restare? Certamente dovrebbe, per mille motivi ma soprattutto per quello della competenza dimostrata… Ci siamo divertiti troppo poco tempo ma c’est la vie”.
Una battuta anche su Pioli, voluto fortemente da Zorro. “Stefano è un’ottima persona e un ottimo allenatore, ci siamo sentiti dopo la firma e mi ha fatto tanto piacere. Ovvio che sono soddisfatto, ha fatto un lavoro di assoluto livello. Alla fine, Pioli era la nostra scelta nel momento di grande difficoltà ed è bello vedere tanti grandi progressi della squadra e anche suoi”.