La bozza del decreto legge che entrerà in vigore il 26 aprile dà una nuova doccia fredda agli appassionati di sport: gli stadi e i palazzetti saranno aperti solo dal 1° giugno. La riapertura era prevista per il 1° maggio, pertanto ora slitta ulteriormente di un mese, ma la sottosegretaria di Stato con delega allo sport Valentina Vezzali spera ancora di poter evitare il rinvio.
Dal 1° giugno in zona gialla la capienza consentita non potrà essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata, e comunque il numero massimo di spettatori non potrà essere superiore a 1000 per gli impianti all’aperto e a 500 per quelli indoor, naturalmente nel rispetto delle linee guida vigenti. Se non sarà possibile rispettarle, l’evento si svolgerà senza pubblico.
Pertanto la Serie A di calcio erminerebbe a porte chiuse all’incirca una settimana prima dell’entrata in vigore di queste norme, mentre il basket di Serie A e Serie A2 il 1° giugno sarà in pieni playoff e quindi potranno avere 500 spettatori nelle partite decisive per scudetto e promozione.
Il limite di 1000 spettatori per gli stadi non varrebbe per le partite dei campionati europei di calcio a Roma: nella bozza c’è infatti una finestra per una deroga, nel rispetto dei principi fissati dal Cts sulla base di linee guida idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio, che sicuramente verrà riempita.