Se guardare i tabellini delle ultime gare di Kevin Durant può causare mal di testa, figuratevi cosa possa provocare stargli dietro sul parquet.
Chi sicuramente può darvi dei ragguagli in tal senso è P.J. Tucker, ovvero colui che nella serie di playoff contro i Bucks sta provando a fermare il fuoriclasse dei Nets. E il verbo “provare” nel caso dell’MVP 2013/14, come spiega molto bene la testimonianza dell’ex Rockets, è proprio quello più appropriato.
“Kevin Durant non ha eguali nella storia del gioco, essendo un connubio prodigioso di fisico, tecnica e coordinazione. La gente pensa che i nostri confronti in campo siano frutto di un odio personale, ma si sbaglia enormemente.
Durant è un amico, ma, come ci siamo sempre scontrati gli scorsi anni ad Ovest, continuiamo a darci battaglia senza esclusione di colpi. Marcarlo ti costringe ad usare sempre qualche espediente, per evitare che segni ad ogni possesso. Tuttavia, spesso non è comunque sufficiente” ha dichiarato Tucker con grande onestà.