Fabio Cannavaro punta ad una panchina in Serie A. Dopo l’esperienza in Cina sulla panchina del Guangzhou Evergrande, l’ex difensore di Parma e Juventus vuole confrontarsi con campionati più competitivi.
In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Cannavaro ha svelato di aver dovuto rinunciare ad accettare l’incarico offertogli dalla Fiorentina. “Per due anni ho dovuto dire di no alla Fiorentina che ha giocatori di qualità e una proprietà solida e ambiziosa. Quando ho ricevuto le proposte, i dirigenti dell’Evergrande non mi hanno lasciato partire. Italiano è comunque un’ottima scelta, mi entusiasma. Una volta rientrato in Italia, ho fatto sapere che in Cina non sarei più tornato per ragioni familiari. Fossi rimasto, oggi mi ritroverei in bolla per trenta giorni”.
Parole di stima espresse anche per Luciano Spalletti, attuale tecnico del Napoli. “Lo seguivo anche alla Roma. Ha dei concetti nei quali mi ritrovo perfettamente. Ho visto spesso il Napoli, anche quando ha perso ha sempre giocato. Con l’Empoli e lo Spezia Luciano è stato sfigato: gli hanno portato via i tre punti senza tirare in porta. Tutti a dire che doveva mettere Mertens, che non doveva togliere Zielinski. Chi è sceso in campo ha tirato la carretta. Purtroppo gli infortuni sono stati pesantissimi”.
Cannavaro ha poi detto la sua sul campionato italiano, sottolineando il buon lavoro svolto da Simone Inzaghi all’Inter. “La flessione della Juve non mi ha sorpreso, la ritengo inevitabile, fisiologica. Non dimentichiamo che ha perso Ronaldo. Con lui partiva sempre da uno a zero. Non mi aspettavo invece il calo del Milan. Non adesso almeno. L’Inter è completa, e mi fa piacere per Simone Inzaghi, troppe diffidenze nei suoi confronti, non è mai stato considerato un allenatore da grande squadra e invece ha tutto per riuscire: sa come prendere i giocatori, li fa stare bene. Rispetto allo scorso anno sono più liberi di esprimersi e in campo si nota”.