Nessuna sanzione per gli undici club e i 59 dirigenti coinvolti nel caso plusvalenze. Sorridono la Juventus di Andrea Agnelli e il Napoli di De Laurentiis in primis, più tante altre società coinvolte tra Serie A come Sampdoria, Genoa ed Empoli.
Caso Plusvalenze, cosa rischiava la Juve e il Napoli
Le richieste della Procura Federale no prevedevano penalizzazione in classifica ma maxi multe e inibizioni. Sul caso Plusvalenze in casa Juventus, per l’ex dirigente Paratici sono stati chiesti 16 mesi e 10 giorni di inibizione, per Cherubini 6 mesi e 20 giorni, per Andrea Agnelli 12 mesi, per Nedved 8 mesi così come Arrivabene e gran parte del Cda bianconero. Per il club chiesta una multa da 800 mila euro.
In casa Napoli invece chiesti 11 mesi e 5 giorni per il presidente De Laurentiis, 6 mesi e 10 per la moglie, il figlio Edoardo e la figlia Valentina, per Andrea Chiavelli 9 mesi e 15 giorni. Un’ammenda di 329 mila euro al club partenopeo.
Caso Plusvalenze, la nota della Figc
Nulla di fatto alla fine, questa la nota uscita sul sito della Figc: “Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica ha prosciolto tutte le società, i dirigenti e gli amministratori dei club che erano stati deferiti dalla Procura Federale per avere contabilizzato nelle relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti a quelli consentiti dai principi contabili. Le motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni”.
Alla fine dei conti si è ritenuto che in assenza di un accordo che provi la falsificazione di un valore non si possa accusare un club di plusvalenza. Tra una settimana verrano date con chiarezza le motivazioni e, come riporta La Gazzetta dello Sport, il procuratore Chinè in caso potrà decidere se fare o meno ricorso.