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Ceccon racconta l'incontro con Sinner: "Ero emozionato. Io e lui dobbiamo essere un esempio per tutti"

Thomas Ceccon ha fatto tappa a Parma, dove ha raccontato come è stato l'incontro con Sinner a Torino: "Ragazzo umile, ma come è molto in vista. Per questo bisogna dare il giusto esempio"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Il ritorno in Italia è stato dolce, perché Thomas Ceccon sapeva perfettamente quello che lo avrebbe atteso: un bagno di folla a ogni uscita, logica applicata a una medaglia olimpica che si riconosca in ciò che ha fatto. Parigi però è un po’ lontana, e anche l’Australia, la terra che ha scelto per andare a rifinire la preparazione in vista dell’appuntamento clou della stagione 2025, vale a dire i mondiali di Singapore di fine luglio. Nell’attesa, Thomas però di cose da raccontare ne ha tante, e stavolta è stata Parma la tappa nella quale ha aperto lo scrigno dei desideri (e dei ricordi).

L’incontro con Sinner: “Avvertiamo la responsabilità”

“Tutto il Buono dello Sport” è l’evento che Parmacotto Group ha organizzato presso la Fondazione “Accademia dei Giorni Straordinari” a Parma. Un evento al quale Ceccon era invitato assieme a Giulia Ghiretti, oro paralimpico nei 100 rana, anche per tracciare un parallelo tra le due discipline.

Ma quella in terra emiliana è stata l’occasione per provare a guardare oltre la performance sportiva, ma anche oltre i propri confini: Jannik Sinner è lo sportivo del momento, e Ceccon è stato il primo a riconoscerne il talento e la straordinaria capacità di far tornare sempre i conti. Con Jannik ci siamo incontrati a Torino in occasione delle Nitto ATP Finals”, ha raccontato il nuotatore veneto.

Mi sono emozionato nel parlare con lui, perché si capisce subito quanto sia un bravo ragazzo. Abbiamo scambiato due parole sulla partita che aveva appena disputato (e vinto, naturalmente), poi ci siamo salutati perché lui aveva molte più cose da fare, ma ci siamo lasciati con la promessa di provare a ritrovare e approfondire la nostra conoscenza, benché di tempo a disposizione ne abbiamo molto poco”.

Ceccon ha saputo riconoscere in Sinner una sorta di alter ego: “Comprendo che in questo momento siamo atleti di spicco in Italia, con tutto quello che la cosa comporta. Io però nel nuoto sono sia campione olimpico che mondiale, mentre nel tennis di numero 1 ce n’è uno solo e si chiama appunto Sinner. Entrambi però stiamo cercando di dare il buon esempio a chi ci guarda e ci ascolta, e questa è la cosa che conta”.

Lo sport per Ceccon: “Una vera scuola di vita”

Nella chiacchierata di Parma, Ceccon ha avuto modo di raccontare tanti spaccati della sua vita da atleta, e anche da… adolescente. “Ero abbastanza turbolento, mi sento davvero come molti dei ragazzi seduti in platea. Con dedizione e tanta pazienza sono però riuscito a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato.

Posso confermare che se si comincia a fare sport da bambini si capiscono meglio tante cose, dello sport ma anche e soprattutto della vita. L’insegnamento più grande che ho ricevuto dall’attività sportiva è quello di sapermi organizzare: già da piccolo avevo le giornate piene, e tra allenamenti e studio bisognava trovare tempo e modo per fare tutto. Eppure c’era chi non faceva né sport e né i compiti…

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