“Questi ragazzi in serie A ci vogliono giocare ma non con le big del nord, ma con la maglia del Cerignola, vincendo via via i campionati”. Il barone Fontana, alias Totò, chiudeva così il film “Gambe d’oro”, uno delle poche pellicole sul calcio che si può dire riuscita. Da presidente del Cerignola, Totò – dopo aver accarezzato l’idea di guadagnare 20 milioni dalle cessioni dei suoi big – disse no alle allettanti proposte dei club di A per due dei suoi gioielli e continuare la scalata dai dilettanti ai professionisti, che è un po’ quello che sta succedendo oggi nel club pugliese.
- La favola del Cerignola
- Il marchio del tecnico Giuseppe Raffaele
- Il presidente Grieco, una garanzia di successi
- Il sogno del patron
- Salvemini e Russo, la stella e il leader
La favola del Cerignola
Dopo aver conquistato la serie C nel 2022, un traguardo storico per la società ofantina, il Cerignola oggi è primo con cinque punti di vantaggio sull’Avellino nel girone C. 15 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte lo score che fa sognare una città intera. Il tecnico Giuseppe Raffaele non è molto diverso da Armando, l’allenatore in Gambe d’oro intrepretato da uno strepitoso Memmo Carotenuto: il gruppo viene prima di tutto, l’armonia della squadra è fondamentale.
Il marchio del tecnico Giuseppe Raffaele
E’ sicuro di sè, Raffaele, che dopo l’ultimo successo sulla derelitta Turris ha ribadito: “Ci dobbiamo concentrare su questi due mesi di campionato perché possiamo scrivere una pagina straordinaria per questa città. La squadra la continuità ce l’ha nella prestazione e questa cosa mi fa stare tranquillo oggi per vedere un futuro da protagonisti. La squadra ha avuto sempre la cosa più importante: andare in campo, fare prestazione e avere una certa idea di calcio. A prescindere dalle vittorie consecutive, squalifiche o infortuni, ci sarà sempre l’equilibrio all’interno dello spogliatoio che fino ad ora sta dando tantissima soddisfazione alla società, all’ambiente, a me e a tutti i giocatori”.
Il presidente Grieco, una garanzia di successi
A capo del club c’è Michele Grieco, solo 44 anni ma un’esperienza enorme da imprenditore: eletto anche componente del direttivo di serie C, Grieco somiglia al barone Fontana-Totò del film solo per il fiuto degli affari. Produttore di vini pregiati il presidente-tirchio in Gambe d’oro, proprietario del Grieco Business Hotel & SPA, main sponsor del club, tra le varie attività imprenditoriali, Grieco che non bada a spese per il suo giocattolo. Il presidente dei gialloblù è anche un giocatore di Poker della nazionale italiana.
E il suo poker d’assi ce l’ha anche in squadra. Grieco è tornato alla guida della proprietà dell’Audace Cerignola nel maggio del 2022, rilevando l’intero pacchetto societario. In precedenza, l’imprenditore pugliese era già stato presidente dei gialloblù dal 2014 al 2020. Nel suo primo mandato, Grieco aveva preso l’Audace dopo il fallimento, riportando la squadra dal campionato di Prima Categoria a quello di Serie D.
Il sogno del patron
“Non siamo partiti per vincere questo campionato -ha ammesso Grieco al Corriere del Mezzogiorno ma il sogno di poter conquistare la serie B comincia a lievitare nel nostro cuore e in quello dei cerignolani. Tentare l’impossibile è un po’ il nostro motto. Il primo posto ci dà una ulteriore carica, anche se sappiamo che la strada è ancora lunga e piena di ostacoli».
«Siamo ripartiti dal basso, con l’obiettivo di costruire insieme alla nostra gente un percorso vincente. Oggi l’Audace è una realtà del calcio professionistico, avendo creato una indiscutibile credibilità riconosciuta da molti, con la consapevolezza di avere le carte in regola per puntare a un traguardo che Cerignola non ha mai conquistato nella sua storia ultracentenaria».
Salvemini e Russo, la stella e il leader
Se in “Gambe d’oro” il goleador richiestissimo era Franco Savelli, nel Cerignola di oggi è Francesco Salvemini: 11 gol finora per un bomber di categoria che finora ha sempre brillato solo in C ma che a 28 anni vede vicino il sogno della B. Il leader è invece Nicola Russo che, un po’ come l’Aldo Maggi interpretato nel film da Paolo Ferrari, è la bandiera della squadra.
In Gambe d’oro il Cerignola riesce anche a battere in amichevole la Nazionale italiana facendo esplodere di gioia il paese, mister Raffaele non chiede tanto ed è concentrato nel tour de force finale. Come finirà il suo film?