Anche la 7a giornata di Serie A non è stata facile per gli arbitri: se nel complesso i direttori di gara si sono comportati bene, su alcuni campi si sono visti errori grossolani, che hanno inciso o avrebbero potuto incidere sull’andamento delle partite.
Rigori negati a Bologna e San Siro
È il caso di Pasqua, che sull’1-0 in Bologna-Napoli non ha concesso un possibile rigore su Osimhen e nel finale di partita ha graziato Danilo e Schouten, probabilmente meritevoli del secondo giallo; e di Guida, chiamato in causa da diversi episodi in Milan-Verona.
Secondo l’ex arbitro Graziano Cesari, oggi moviolista per le trasmissioni Mediaset, a San Siro l’arbitro ha preso molte decisioni giuste, anche grazie al Var, come l’annullamento delle reti di Calhanoglu (fuorigioco) e di Calabria (mani di Ibrahimovic), ma s’è anche lasciato sfuggire un rigore piuttosto netto in favore del Milan.
“C’è un episodio sfuggito a Guida e mi chiedo come mai il Var non sia intervenuto – ha detto Cesari -. C’è un angolo per il Milan, testa di Ibra e palla sulla traversa, poi la palla arriva a Leao: attenzione a Tameze, che va dritto sul piede di Leao”.
Dov’era il Var?
Per Cesari è rigore ed è strano che Valeri, arbitro al Var, non sia intervenuto a richiamare Guida. “Qui il Var non è intervenuto, ma è chiaro che Tameze non va in gioco pericoloso, è un fallo da rigore. Per me è rigore: si tratta di un intervento disperato e scomposto da parte del veronese, che prende la gamba e non la palla. Una chiara infrazione al regolamento. Mi chiedo come mai il Var non sia intervenuto, era una situazione di facile lettura”.
Alla fine per Cesari la soluzione può essere soltanto una: “Forse Valeri non ha visto”. Per un arbitro al Var, però, un bel problema.