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Champions League: il 18enne Oskarsson con una tripletta elimina il Breidablik, la squadra del padre

Il 18enne Orri Steinn Óskarsson vive una serata da sogno mettendo a segno tre reti e consentendo al Copenaghen di centrare la qualificazione al terzo turno preliminare. Ma non tutta la sua famiglia può dirsi contenta.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Avevamo lasciato la Champions League con lo sguardo sorridente di Pep Guardiola che era riuscito finalmente a mettere le mani su un trofeo che inseguiva dai tempi di Barcellona. La ritroviamo oggi, sebbene in fase ancora embrionale, con una lotta serrata per prenderne parte. Ci ha messo poco, al secondo turno preliminare, il Copenaghen per sbarazzarsi di un modesto Breidablik con punteggio complessivo tra andata e ritorno di 8-3 in favore dei danesi. La storia da raccontare in questo caso è però un’altra.

Il sogno del padre spezzato dal figlio

Tu quoque, Brute, fili mi! Nei panni di Bruno si è trovato il 18enne islandese Orri Steinn Óskarsson autore di una tripletta. Fin qui tutto bene, anzi complimenti a questo giovane ragazzo che ha saputo sfruttare la vetrina internazionale segnando i suoi primi gol in Europa. Il problema, se così vogliamo chiamarlo, è che li ha realizzati contro la squadra allenata da suo papà estromettendola, di fatto, dalla competizione. Insomma, se da un lato può essere stato un motivo di vanto per Óskar Hrafn Thorvaldsson, tecnico del Breidablik, dall’altro inevitabilmente c’è un po’ di amarezza per un sogno che svanisce. E per mano proprio del figlio che cinque anni prima lanciò nel mondo del calcio.

I dieci minuti di Óskarsson per un Copenaghen troppo forte

La verità è che il Copenaghen avrebbe lo stesso passato il turno: la differenza in campo tra le due compagini, anche in termini di esperienza, è stata evidente. Tuttavia, il destino beffardo ci ha messo lo zampino costruendo attorno ad un match senza storia dei contorni amarognoli. Tra l’altro Óskarsson ci ha impiegato appena dieci minuti per una tripletta che ha definitivamente affossato le speranze degli islandesi nonché quelle di suo padre. Anche questa è la Champions League un torneo esaltante che talvolta si diverte a raccontare storie come questa. Così il Copenaghen va avanti, il Breidablik deve rinviare la chance di vivere l’Europa che più conta ad un’altra occasione. Chissà che queste reti non possano servire al baby attaccante per costruirsi un futuro ancora migliore. Allora sì che ne sarebbe valsa la pena.

Champions League: il 18enne Oskarsson con una tripletta elimina il Breidablik, la squadra del padre Fonte: Ansa

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