In piena emergenza coronavirus il suo video social pieno zeppo di indignazione e insulti di ogni genere, anche e soprattutto verso i politici nostrani, da Conte a Salvini, è diventato per qualche giorno virale. Quasi irriconoscibile nell’aspetto si trattava di Giorgio Sterchele, ex portiere del Vicenza e della Roma ricordato piacevolmente dai tifosi dell’Inter per la sua “compartecipazione” al famoso “gol che vale un abbonamento” di Djorkaeff in semirovesciata.
Chi è Giorgio Sterchele
Giorgio Sterchele è nato a Schio l’8 gennaio 1970 ed è stato un buon portiere. Soprannominato “Supergino” ha legato la sua carriera principalmente alle maglia di Vicenza con cui ha esordito nel calcio dei grandi e con cui si è ritirato a fine carriera. Il grande calcio invece l’ha assaggiato con i colori giallorossi della Roma senza mai però riuscire a imporsi.
Con il Vicenza conquista prima la promozione in Serie B nel 1993 e quindi, dopo due anni, quella in massima divisione con Francesco Guidolin in panchina. Nel ’95 il grande salto verso la Roma dove dopo una stagione di apprendistato riesce a prendersi la maglia da titolare strappandola a Giovanni Cervone. Gioca tutto il girone di andata ma poi, saltata la panchina di Carlos Bianchi, lo scettro di numero 1 torna nelle mani, o sulle spalle che dir si voglia, di Cervone.
“Sì, Giovanni fu rimesso in rosa dopo qualche problema fisico e incomprensione con i dirigenti di allora – ha detto in una recente intervista a ilromanista.eu – Cervone resta uno dei migliori interpreti del ruolo con cui ho avuto a che fare nella mia vita”.
Inter-Roma, Sterchele e il gol di Djorkaeff
Indirettamente ma attivamente anche Sterchele ha dato il suo contributo per uno di quelli che viene ricordato come i gol più belli della storia del campionato italiano. Il 5 gennaio 1997 c’è lui a difendere i pali della Roma che si presenta a San Siro contro l’Inter.
Al minuto 39 si realizza lo spettacolo di cui Sterchele è spettatore privilegiato, in parte colpevole: Ganz, che ha appena realizzato il vantaggio nerazzurro, prova la conclusione dalla distanza; “Supergino” si esibisce in una respinta alla Garella, con i piedi, ma tutt’altro che efficace; Petruzzi fa di peggio alzando un campanile sulla respinta; invece Djorkaeff si inventa una rovesciata di destro da posizione leggermente defilata che brucia il portiere giallorosso e strappa gli applausi di tutti, compreso l’arbitro Cesari. Nonostante l’Inter l’estate successiva prenderà Ronaldo il “fenomeno”, l’immagine di quel gol verrà stampata sugli abbonamenti nerazzurri per la stagione successiva.
La fine carriera di Sterchele, il tradimento di Vicenza
Sterchele non troverà più spazio nella Roma e sarà costretto a fare più volte le valigie in prestito: prima a Cagliari, poi a Bologna quindi a Perugia. Nel 2000 torna nella sua Vicenza e si rilancia alla grande, diventando il portiere biancorosso più presente nella storia del club, quarto posto nella graduatoria dei biancorossi con più presenze di tutti i tempi.
A fine stagione 2006/2007 il Vicenza non gli rinnova il contratto. Sterchele ci è rimasto male; “Mi spiace – disse al Giornale di Vicenza – vedo che sono trattato come un giocatore qualsiasi, evidentemente il calcio di oggi è così. Quando non servi più ti buttano”. Supergino decide allora di appendere i guantoni al chiodo.
La carriera di allenatore di Sterchele
Sterchele è rimasto comunque nel mondo del calcio facendo il preparatore dei portieri. Prima per la società calcistica di Vicenza (Zanè – Sarcedo) quindi Igea Marina con l’ex compagno Lamberto Zauli, Padova, Venezia e Vicenza quindi la squadra d’Este.
Così Sterchele ha descritto la sua giornata tipo sempre al ilromanista.eu qualche tempo fa: “La mattina sono occupato, vado a caccia o a pesca. Il pomeriggio alleno i portieri. Vivo da solo in provincia di Vicenza dove sono nato. Ho un appartamento vicino a quello di mia madre. Lei è al piano di sopra, io vivo di sotto. Mio figlio ha preso la sua strada, ed è giusto che sia così. Io mi sono separato e non ci penso minimamente a rifarmi una vita. Sto benissimo per conto mio”.
Sterchele, il video contro tutto e tutti in tempo di coronavirus
Ha fatto molto scalpore durante il lockdown per il Covid-19 un video diffuso sui social in cui un irriconoscibile Sterchele, molto ingrassato, con la barba, la bandana, sigaretta in bocca si è lasciato andare ad ogni serie di improperio per la situazione in Italia. L’ex portiere se la prendeva con tutti, con i politici, da Conte a Salvini, passando per i cinesi. Tutti apostrofati in maniera pesante e offensiva. Tanto che il video è stato cancellato da Youtube, forse perché troppo pieno di offese, parolacce e anche inni alla violenza.