Ama il dialogo coi giocatori, mantenendo però sempre il rispetto dei ruoli, ed è un grande fan della tecnologia in campo ma quando si tratta di dover prendersi la responsabilità di decisioni pesanti lo fa senza remore. Gianluca Aureliano, figlio d’arte, è il rappresentante di punta della sezione Aia di Bologna, l’unica al mondo ad aver mandato due arbitri a dirigere finali di Coppa del mondo (Nicola Rizzoli e Pierluigi Collina).
- Che mestiere fa l’arbitro Aureliano
- La carriera dell’arbitro Gianluca Aureliano
- Chi è il padre dell’arbitro Aureliano
- Lo stile dell’arbitro Aureliano
- Le polemiche per il “pizzino” in Frosinone-Virtus Entella
Che mestiere fa l’arbitro Aureliano
Una vita divisa tra due grandi passioni: il fischietto e la legge. Oltre alla carriera arbitrale, infatti, Gianluca Aureliano porta avanti anche quella forense, visto che è avvocato presso un noto studio legale bolognese.
La carriera dell’arbitro Gianluca Aureliano
Nato a Bologna il 29 febbraio 1980, Aureliano ha iniziato la sua avventura nel mondo arbitrale nel 1999. Dopo aver svolto il tradizionale percorso nelle categorie inferiori, nell’annata 2008-2009 è entrato nella squadra della CAN PRO e nel 2013-14 è stato promosso in CAN B. Sempre nel 2014, nel finale della stagione, ha debuttato in serie A dirigendo il match Catania-Atalanta (finito 2-1).
Chi è il padre dell’arbitro Aureliano
Come detto, Gianluca Aureliano è figlio d’arte. Suo padre, Antonio Aureliano, è uno dei decani dei fischietti emiliani e da poco è stato confermato per la quarta volta alla guida della sezione Aia di Bologna.
Lo stile dell’arbitro Aureliano
Grande fautore della tecnologia in campo, Aureliano è stato uno degli arbitri che meglio si è adattato all’introduzione del VAR. Nel corso di un’intervista ha dichiarato: “Noi arbitri lo vediamo come il nostro migliore amico”. Il fischietto emiliano, inoltre, ha fama di avere il cartellino abbastanza facile ma è anche aperto al dialogo con i giocatori, con cui spesso si intrattiene a spiegare le motivazioni delle sue decisioni.
Le polemiche per il “pizzino” in Frosinone-Virtus Entella
Lo scorso 14 marzo 2015, l’arbitro Aureliano è stato suo malgrado protagonista di una polemica che ebbe risalto a livello nazionale. Al termine della partita di serie B tra Frosinone e Virtus Entella (terminata 3-3), infatti, venne trovato nei pressi della panchina ospite un foglietto su cui c’era scritto: “segniamo su rigore”. Effettivamente l’Entella trovò il pareggio a tempo praticamente scaduto proprio grazie ad un penalty molto discusso accordato da Aureliano, che poi fu costretto a lasciare lo stadio scortato dalle forze dell’ordine per sfuggire alla rabbia dei tifosi locali.