Presentare una vita in poche righe, è sempre un’opera di sintesi complicata. Figuriamoci se, poi, il tentativo riguarda Silvia Salis candidata del centrosinistra allargato e neo sindaca di Genova, che ha superato al primo turno Pietro Piciocchi, centrodestra. Una figura, la sua, che è riuscita anche nell’impresa di operare da collante del “campo largo” dopo aver ricevuto l’approvazione del Movimento 5 Stelle, favore affatto scontato in questo delicato frangente e su una piazza così ambita.
L’ufficialità della sua candidatura è giunta nella tarda mattinata di lunedì 17 febbraio 2025, quando con un comunicato il M5S ha espresso la propria posizione sulla candidata del centrosinistra alle comunali di Genova, a seguito delle dimissioni di Marco Bucci, eletto presidente della Regione Liguria lo scorso autunno. Domenica 25 maggio e lunedì 26 maggio urne aperte fino alle 15. In serata la conferma della sua vittoria.
- Salis avanti nelle proiezioni e nelle sezioni scrutinate a Genova
- La dedica al padre Eugenio
- Candidata sindaca a Genova per il campo largo, PD e M5S
- Il sostegno del Pd alla candidatura
- Il video dell'intervista: "Volevo fare la sindaca"
- La polemica per il Pos e il tetto contanti
- Chi è Silvia Salis, l'atleta e dirigente
- La vita privata
Salis avanti nelle proiezioni e nelle sezioni scrutinate a Genova
Dunque il 25 e il 26 maggio i genovesi sono stati chiamati a decidere e hanno preferito Salis a Piciocchi. Quando i dati sono definitivi, Silvia Salis cn il 51,5% è sindaca della sua Genova con tanto di congratulazioni da parte di Pietro Piciocchi fermatosi al 44,2%. Nella serata di lunedì, anche la telefonata dell’avversario per complimentarsi e riconoscere la sconfitta politica nella città più centrale di queste elezioni amministrative con i suoi problemi, le specificità.
Un dato che ha confermato le prime proiezioni, chiusi i seggi come stabiliti alle ore 15 di lunedì, e avviate le prime operazioni. Fin da principio è parso avanti il nome di Salis e mai si è tornati indietro:
- Silvia Salis (campo largo) 54,1%
- Pietro Piciocchi (centrodestra): 39,4%
Un dato che trova riscontro, poi, anche nelle terze proiezioni dei dati Opinio per la Rai:
- Silvia Salis (centrosinistra + M5S): 52,3%
- Pietro Piciocchi (centrodestra): 43,3%
- Mattia Crucioli (civica): 1,8%
- Antonella Marras (Sinistra Alternativa, PCI, Rifondazione Comunista, Sinistra Anticapitalista): 1,2%
I dati hanno confermato lo scrutinio: Salis ha vinto al primo turno senza andare al ballottaggio ed è la nuova sindaca del capoluogo ligure che torna al centrosinistra con il supporto dei pentastellati.
La dedica al padre Eugenio
“Dedico la vittoria a mio padre”, queste le prime parole pronunciate da Silvia Salis dopo l’affermazione al primo turno alle amministrative di Genova. Il padre era un operaio iscritto al Pci ed è morto poco prima dell’inizio della campagna elettorale.
Una dichiarazione di più ampia prospettiva, invece, quella relativa all’alleanza PD-M5S: “Ho sentito Schlein: col campo progressista unito non c’è partito”.

Silvia Salis festeggia la vittoria con in braccio suo figlio Eugenio
Candidata sindaca a Genova per il campo largo, PD e M5S
La scelta di candidarsi di Silvia Salis è maturata a valle di un impegno politico crescente, ma è stata ufficializzata nei mesi successivi quando ormai la notizia sembrava quasi annunciata, relativamente ovvia nel febbraio scorso. Nella nota citata sopra, “il M5S Genova ha dato il via libera alla candidatura della dottoressa Silvia Salis nella coalizione progressista”, è stato riportato in una nota dei pentastellati.
“Dopo un lungo confronto il Movimento si è detto pronto a dare il suo sostegno a questa importante sfida, con un programma identitario e con il supporto dell’esperienza e competenza dell’ex parlamentare europea M5S, Tiziana Beghin, che il Movimento aveva inizialmente indicato come propria candidata”. “Siamo certi – si legge ancora nella nota – che questa sia la migliore risposta alle esigenze di Genova e dei suoi cittadini”.
Salis è stata sostenuta, dunque, da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Alleanza Verdi e Sinistra.
Il sostegno del Pd alla candidatura
Il sostegno da parte del Pd si è palesato nelle parole della segretaria Elly Schlein, la quale aveva fatto tappa a Genova il 31 marzo 2025 per sostenere la candidatura a sindaco di Silvia Salis, esponente del campo progressista. “Una candidata concreta, pragmatica, appassionata e in cui crediamo moltissimo”, aveva dichiarato Schlein, sostenendo la candidata in modo univoco, allontanando le consuete accuse di frammentazione.
Salis, a tale proposito, aveva tentato di spazzare via le critiche. “La mia candidatura è civica e condivisa, la scelta è stata consapevole e tutti i partiti hanno dato fiducia a questo progetto”, aveva affermato Salis, rispondendo alle voci di divisione tra Azione e Movimento 5 Stelle. “Capisco che da destra arrivino speculazioni, ma la loro coalizione non rappresenta una novità, mentre noi stiamo costruendo una proposta diversa per Genova”.
Il video dell’intervista: “Volevo fare la sindaca”
Nella giornata di venerdì 21 febbraio, successivamente all’annuncio ufficiale della candidatura, è stata riproposta un’intervista che Salis aveva rilasciato nel 2021 alla trasmissione Oggi è un altro giorno su Raiuno, allora condotta dalla giornalista Serena Bortone.
Nella clip, l’ex campionessa e vicepresidente vicario del Coni raccontava con entusiasmo la sua passione per la politica, nata fin dalla tenera età.
“Ho sempre avuto questo pallino della politica, perché alle elementari dicevo: ‘Diventerò il sindaco di Genova’. Avevo questa vocazione”, dichiarava Salis. Una premonizione su cui si stanno accendendo i social.
La polemica per il Pos e il tetto contanti
Ciò è quanto e per la ex campionessa salita ai vertici del CONI, al centro delle cronache per ultimo proprio per denunciare il mancato rispetto delle regole sulla fatturazione e l’uso del pos da parte di un tassista che le aveva rifiutato il pagamento elettronico. Una polemica mai del tutto sopita sul ricorso ai contanti e al famigerato tetto che ha denunciato, in maniera attiva, quando fu il suo turno attraverso l’uso dei suoi canali social.
“Nel taxi vedo il Pos quindi chiedo di pagare con il bancomat, 32 euro, mi dice che no, che ora lui non è più obbligato, che è finita la pacchia della banche, che a lui servono contanti”. I modi del conducente dell’auto bianca, racconta Silvia Salis, si fanno poi anche aggressivi. “Di fronte alle mie obiezioni inizia a urlare con arroganza che ora, lui, può fare come vuole. Ora lui può fare, finalmente, come vuole. Italia 2022”.
Un’allusione, neanche troppo velata, alla polemica sui contanti e al tetto di cui si discute e che ha sollevato voci critiche contro il Governo Meloni.
Alla fine, furono costretti alle scuse nei riguardi della già allora dirigente: “Con riferimento all’episodio che ha coinvolto Silvia Salis, ex atleta olimpionica di lancio del martello e oggi vicepresidente del Coni, Cooperativa Radio Taxi Genova 5966 si scusa a nome di tutta la categoria ed esprime la sua ferma condanna dell’accaduto, stigmatizzando il comportamento di chi si rifiuta di accettare strumenti di pagamento digitali”, si legge nella nota inviata dal presidente della cooperativa Valter Centanaro.
Chi è Silvia Salis, l’atleta e dirigente
Genovese, nata il 17 settembre 1985, Salis ha speso larga parte della sua carriera e della esistenza nel mondo dello sport. Salis ricopre dal 2021 il ruolo di vicepresidente vicaria del CONI, guidato dal presidente Giovanni Malagò. Da ex atleta ha nel suo curriculum due partecipazioni ai Giochi Olimpici a Pechino 2008 e Londra 2012, con l’Italia team nella nazionale di atletica.
Quando si avvicina allo sport è giovanissima e dopo alcune iniziali indecisioni, si dedica con successo al lancio del martello vincendo ben 10 titoli italiani di specialità tra invernali e assoluti, ma è con la maglia azzurra che ottiene popolarità e riconoscibilità, tra il pubblico complici gli Europei di Goteborg nel 2006.

Silvia Salis con la divisa azzurra
A due anni di distanza, Salis raccoglie i primi, importanti risultati oltre i 70 metri, ma non riesce a confermare i presupposti alla partenza, raccogliendo una delusione parziale alle Olimpiadi di Pechino.
Forse il punto più altro della sua carriera è l’oro ai Giochi del Mediterraneo, nel 2009 che la vedono sovrastare le rivali senza smentita. Anche a Londra 2012, la campionessa non trova quell’alchimia giusta e rimane fuori anche dalla fase finale, con una certa delusione per quel che riguarda i Giochi.
Rimangono i successi, comunque che la rendono la seconda migliore atleta italiana nel martello: in carriera ha vinto 22 titoli italiani.
Atleta Fiamme Azzurre, da settembre 2013 ha deciso di trasferirsi a Roma per allenarsi stabilmente sotto la guida di Gino Brichese dal quale era già seguita durante i raduni federali.
La vita privata
Salis è laureata in Scienze Politiche e, dal 2020, è sposata con il regista di “Notte prima degli esami” e altri titoli celebri nella produzione cinematografica e televisiva, Fausto Brizzi dal quale ha avuto un figlio.

Fausto Brizzi e Silvia Salis
Con lui la dirigente e candidata sindaca si è sposata due volte: una prima cerimonia è stata celebrata appunto cinque anni fa, mentre l’anno successivo i due si sono confermati le promesse alle Maldive. Hanno un figlio – Eugenio – che, ha precisato la candidata sindaco, porta il suo cognome.
Nel 2023 è stata insignita del titolo di «ambasciatrice di Genova nel mondo» dall’ex sindaco della città, oggi governatore della Liguria, Marco Bucci. Proprio il presidente della Regione, aveva commentato le indiscrezioni sulla sua possibile candidatura con estremo ottimismo: “Con Silvia Salis abbiamo collaborato molto, realizzato tanti progetti insieme e abbiamo anche parecchie foto in comune, quindi sicuramente le useranno in campagna elettorale”.