Un roccioso difensore e un funambolo dell’attacco: il nuovo Milan parla portoghese con Leo Duarte e Rafael Leao. Brasiliano il primo, lusitano il secondo, sono pronti a vestirsi di rossonero. Ma chi sono i due nuovi crac pronti a mettersi a disposizione di Marco Giampaolo?
Muro – Ad appena 23 anni, Duarte è diventato nel corso dell’ultima stagione una colonna del Flamengo, la squadra con più tifosi di tutto il Brasile. Alto 183 centimetri, fisico granitico, ha nel gioco aereo e nella capacità di sradicare il pallone dai piedi degli avversari i suoi punti di forza. Si ispira all’ex romanista Juan ed è già finito nell’orbita della Selecao. Potrebbe diventarne una colonna se farà bene al Milan, emulando un altro idolo: Thiago Silva.
Enfant prodige – Gioiellino del Lille insieme a Pepé, sogno sfumato del Napoli, Leao approda al Milan per esplicito volere di Jorge Mendes, il suo potentissimo manager. Classe 1999, prodotto del vivaio dello Sporting Lisbona, è una prima punta capace di giostrare al meglio anche da seconda, senza dare troppi punti di riferimento alla difesa avversaria. Nell’ultima stagione in Ligue 1 ha messo a segno 8 reti. Poche? Ecco il dato Opta condiviso sul suo profilo Twitter da Maurizio Pistocchi: “Rafael Leao è uno dei tre giocatori nati dopo il 1/1/1999 ad aver realizzato almeno otto reti nei top-5 campionati europei 2018/19, assieme a Jadon Sancho del Borussia Dortmund e Kai Havertz del Bayer Leverkusen. Futuro”.
