Dopo la partecipazione al Tour of the Alps, collezionando il quinto posto, ai microfoni di Sport2day Speciale Ciclismo (Sport2U, web tv di OA Sport) ha parlato Lorenzo Fortunato.
L’alfiere della EOLO-Kometa Cycling Team ha come prossimo obiettivo il Giro d’Italia e, nel corso dell’intervista, ha raccontato il percorso d’avvicinamento alla gara: “Ho corso in Trentino e sono qui per qualche giorno a casa, poi farò le Asturie per poi fare il Giro. Il Tour of the Alps mi è piaciuto molto soprattutto per le grandi montagne, pensando alla terza settimana del Giro d’Italia. Si addice molto alle mie caratteristiche, mi è piaciuto devo dire la verità, anche se gli ultimi due giorni sono stati un po’ difficili per la pioggia ed il freddo, però sono stato contento di averlo fatto e penso che sia stato un buon avvicinamento al Giro d’Italia“.
Prosegue parlando poi della condizione: “Mi sento bene, ho fatto tre settimane di altura, dopo sono sono andato diretto al Tour of the Alps e devo dire che mi sento bene, meglio dell’anno scorso, perciò sono fiducioso per il prossimo Giro d’Italia. Sicuramente sto bene, sono anche abbastanza avanti, sono magro, però posso migliorare ancora. Essendo alla prima corsa ora farò anche, come ho detto, il Giro delle Asturie per arrivare al Giro già pronto“.
Un parere sul proprio cambiamento nel corso della carriera: “Appena sono passato professionista facevo fatica sia nelle corse di un giorno che nelle corse a tappe, mi salvavo un po’ nelle corse di un giorno perché magari ci voleva meno resistenza, meno allenamento. Poi ho trovato le persone giuste, ho trovato la EOLO che mi ha seguito, mi ha allenato e sono venuto fuori come scalatore. Sono leggero e ho tanta resistenza, e soprattutto recupero bene e mi trovo bene nelle corse a tappe“.
Sul Giro d’Italia: “Io preferisco la terza settimana perché è quella dove ci sono le montagne, dove il ritmo soprattutto in pianura si abbassa, dove ci sono meno cambi di ritmo e dove ci sono più salite. Lo scorso hanno ho provato a puntare a fare una buona generale, però ho capito di non essere ancora pronto e di non avere ancora i mezzi per puntare a fare classifica. Ed infatti quest’anno cercherò di puntare alle tappe e soprattutto di andare forte nella terza settimana; se poi la classifica viene, verrà in un secondo momento, ma parto con le con le tappe in testa e basta“.
Sulla Corsa Rosa: “Ho studiato bene quelle di montagna e ho visto che sono dalla seconda metà della seconda settimana in poi. La prima settimana, i primi 10 giorni, sono molto insidiosi, molto nervosi, e per me di sicuro sono i più difficili perché anche una tappa come può essere quella della Costiera Amalfitana, dove è prevista volata, sarà quella dove magari io soffrirò di più per i vari rilanci“.
Prosegue poi l’alfiere parlando delle gerarchie dell’EOLO-Kometa al Giro: “Magari sono quello che va un pochino meglio in salita, sia io che Albanese, però non c’è un vero capitano e noi cercheremo con Albanese di fare le tappe per lui e con me le tappe adatte a me. Per il resto ci sarà tanta EOLO all’attacco, che dovrà farsi vedere come gli anni scorsi“.
Tornando indietro, ripensando alla preparazione invernale: “Quest’anno ho fatto le stesse cose, l’unica cosa in più che ho fatto è stato un ritiro in altura prima dell’Andalucia, che è stata la mia prima corsa e che l’anno scorso non avevo fatto. Poi un altro ritiro in altura, però più corto prima del Tour of the Alps e un’altra cosa che ho cambiato è stato il fatto di aver curato un po’ di più il peso, mi sono presentato un po’ più leggero del dell’anno scorso e mi sento meglio“.
In chiusura, un pensiero sul futuro: “Sarò felice se vincerò un’altra tappa al Giro d’Italia, magari la tappa delle Tre Cime di Lavaredo. Mi piacerebbe vincere un domani un Grande Giro, però bisogna essere realisti, mi piacerebbe vincere tappe di Grandi Giri o riuscire a fare una grande classifica in un Grande Giro“.