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Ciclismo, Jumbo Visma e Soudal Quick Step team unico? Voci insistenti dall'Olanda

Lo scoop del sito olandese WielerFlits: i due team avrebbero avviato proficui contatti per valutare l’ipotesi di fondere le due squadre con un parco corridori di una cinquantina tra i migliori al mondo

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Che il ciclismo sia diventato un giocattolo costoso è opinione ormai diffusa. Ma se ad allearsi fossero due colossi del World Tour del ciclismo, quali sarebbero le conseguenze per l’intera industria del pedale? Domanda lecita, ma dalla risposta assai complessa.

Anche se la bomba rimbalzata nelle scorse ore dall’Olanda sembrerebbe propendere per una vera e propria rivoluzione: Jumbo Visma e Soudal QuickStep avrebbero avviato da tempo proficui contatti per valutare l’ipotesi di fondare assieme le due squadre, che hanno un parco corridori composto da una cinquantina tra i migliori al mondo.

Cosa dice il sito olandese WielerFlits

A rilanciare l’indiscrezione è stato il sito olandese WielerFlits, che ha fornito anche dati piuttosto dettagli: i contatti tra i vertici delle due squadre sarebbero partiti a luglio durante il Tour de France, e si sarebbero intensificati nelle ultime settimane.

Di più: a farli scaturire sarebbe stata la voce fondata di un accordo già in fase avanzata tra la Ineos e la Soudal QuickStep, che ha convinto Richard Plugge, CEO della Jumbo Visma, a contattare Zdenek Bakala (proprietario della Soudal QuickStep) per invogliarlo a scegliere proprio il team olandese anziché quello britannico per unire le forze.

Mossa e contromossa

Cosa si nasconde dietro questa potenziale “guerra” tra big team per accaparrarsi determinati sponsor? Inutile ribadire che si tratti di una questione meramente economica: nell’agosto 2024 la catena di supermercati Jumbo concluderà il suo percorso di sponsorizzazione nel ciclismo, e pertanto la Visma (compagnia norvegese che opera nel campo dell’informatica) resterebbe orfana del suo partner storico.

E se in un primo momento si era parlato di un fondo arabo pronto a entrare in società (ipotesi mai confermata), adesso che la Soudal Quick Step ha fatto capire di essere alla ricerca di nuovi partner il desiderio di unire le forze è venuto da sé.

Jim Ratcliffe e Patrick Lefevere

Con vivo disappunto di Jim Ratcliffe di Ineos, che era già pronto a passare la mano e offrire l’altra metà della squadra (cioè Granadiers) proprio alla compagine belga. Per ora, va rimarcato, si tratta solo di voci, che nessuno peraltro ha voluto confermare.

Tra gli altri Patrick Lefevere, vulcanico team manager della Soudal QuickStep, uscendo dallo stadio dopo aver visto la partita tra Anderlecht-Bruges (Lefevere fa parte del board del’Anderlecht), non ha voluto rilasciare commenti alla notizia fatta rimbalzare dal sito olandese. Insomma, un po’ tutti sono voluti cadere dal pero, ma è chiaro che qui gatta ci cova.

Obiettivi convergenti

Inutile sottolineare quanto un’eventuale fusione tra due dei team più vincenti del 2023 (se la battono con gli UAE team Emirates) potrebbero a una rivoluzione anche in fatto di valori di forza, anche se troppi galli del pollaio non potrebbero restare.

E già si cominciano a delineare i primi movimenti di mercato: ce li vedreste assieme nella stessa squadra l’infaticabile Van Aert (uno che spesso antepone gli interessi del team ai suoi obiettivi), Roglic, Vingegaard, Kuss, Kooij, van Baarle, Laporte, Evenepoel, Alaphilippe, Asgreen, Lampaert, Vervaeke e Landa?

Diventerebbe complicato selezionare 8 corridori per ogni gara, che sia un grande giro o una corsa a tappe di una settimana o una classica di un giorno.

Jumbo Visma per i grandi giri, Soudal Quick Step per le classiche

Va da sé che sulla carta i due gruppi si amalgamerebbero anche bene: la Jumbo Visma quest’anno ha dominato i grandi giri, vincendoli tutti e tre con tre corridori diversi (Roglic al Giro, Vingegaard al Tour e Kuss alla Vuelta).

La Soudal Quick Step ha uomini adatti alle classiche, seppur la scorsa primavera s’è dovuta accontentare della Liegi vinta da Evenepoel (che ci riproverà al Lombardia). Classiche la Jumbo Visma non vince da tre anni (Van Aert alla Sanremo agostana del 2020 e Roglic alla Liegi di inizio ottobre 2020), e allora la fusione in questo senso avrebbe anche una sua logica. Ma è chiaro che, qualora andasse in porto, vedrebbe una diaspora non di poco conto.

Roglic ed Evenepoel che farebbero?

Roglic ed Evenepoel, ad esempio, avrebbero più di un motivo per guardarsi intorno. Lo sloveno piace a mezzo World Tour: la Lidl Trek c’ha fatto più di un pensierino, così come la Movistar, a caccia di un nuovo faro per le corse a tappe.

Quanto successo all’ultima Vuelta, con Primoz chiamato a eseguire gli ordini di squadra per favorire la vittoria di Kuss (e costretto a condividere lo spazio con Vingegaard), lo ha convinto che è giunta l’ora di andare a giocarsi le proprie carte altrove.

Remco invece già da tempo viene dato come sicuro partente dalla Soudal Quick Step, sebbene abbia un altro anno di contratto: da mesi viene accostato alla Ineos Granadiers, e magari le voci di una fusione tra le due squadre sono anche figlie dei contatti avuti precedentemente tra l’entourage del corridore e il team britannico.

Remco non si lascia andar via a cuor leggero

Evenepoel sente di non avere oggi una squadra tutta votata per sé, soprattutto nelle corse a tappe (nelle corse di un giorno se la cava bene anche da solo…), e salvo sorprese a fine 2024 avrebbe comunque cambiato aria.

Ma uno come Remco non si lascia andar via a cuor leggero: se l’eventuale Soudal Quick Step Visma vorrà trattenerlo, magari lascerà che ad andare via sia qualcun altro (Laporte su tutti, visto che Van Aert è intoccabile).

Sarà semmai un problema del nuovo board dell’eventuale super team, con Richard Plugge e Merijn Zeeman al comando della dirigenza sportiva e Lefevere “retrocesso” al ruolo di supervisore del consiglio di vigilanza. E la licenza della squadra che verrà meno potrebbe essere acquistata da Uno-X o Israel Premier Tech, pronte a rientrare nel novero delle formazioni World Tour. Per ora sono solo supposizioni. Ma se tutti ne parlano, qualcosa di vero sotto deve esserci per forza.

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